Sulle caratteristiche impiantistiche ed estetiche della Fontana del Sele in Piazza Cavour a Foggia, recentemente rimessa a nuovo da AQP di concerto con il Comune di Foggia, in occasione del centesimo anniversario dalla prima inaugurazione, è intervenuto l’ex parlamentare Nunzio Angiola, segretario provinciale di 'Cambia' e consigliere comunale.
“La più antica tra le fontane di Foggia è quella del Sele, oggi anche nota come fontana di Piazza Cavour. Su progetto del genio artistico e creativo di Cesare Brunetti, venne inaugurata il 21 marzo 1924 (vedi foto) alla presenza del Sacro Tavolo della Madonna dei Sette Veli. Il primo zampillo si innalzò al cielo fino a un'altezza di 25 metri”. Lo ha dichiarato Nunzio Angiola in un lungo comunicato stampa.
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“La fedeltà al dato storico – ha continuato Angiola –, e mi riferisco allo zampillo di 25 metri, è essenziale non solo per preservare l'aspetto fisico delle opere d'arte, ma anche per mantenere il loro valore culturale, storico e artistico. Questo approccio permette alle opere di continuare a essere apprezzate nel modo più autentico possibile.
“Se si tralasciano questi particolari, non si preserva l’integrità storica, perché il rispetto della storia di un'opera garantisce che essa rimanga un testimone fedele del suo tempo e del suo contesto originale. Questo include l'uso di tecniche e metodi idraulici che erano disponibili all'epoca della sua creazione, assicurando che l’attuale opera sia indistinguibile dall'originale in termini di materiali, impianti e aspetto”.
“Se si tralasciano questi particolari, non si preserva l’autenticità dell'opera che è un fattore cruciale per la sua valutazione e comprensione. Un intervento che altera l'aspetto originale o introduce materiali o impianti idraulici non storici può distorcere la percezione dell'opera e della sua importanza artistica e culturale. Se si tralasciano questi particolari, scatta una responsabilità etica nei confronti dell'opera d'arte, perché non se ne è preservata l'integrità per le generazioni future”.
“Solo la fedeltà storica permette alle opere di continuare a essere apprezzate nel modo più autentico possibile”.
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“Ma oggi, a distanza di un secolo (sic!), un misero corto zampillo di 75 centimetri può pure bastare! Ma l’amministrazione del Comune di Foggia nemmeno una fedele ricostruzione storica è stata in grado di proporre ed eseguire di concerto con AQP! Questo non va bene”, ha chiosato Angiola.