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“Per favore, ripristinate le fontane”. E’ il grido di allarme di molti foggiani che nelle ultime settimane hanno concentrato la loro attenzione sulla scandalosa situazione in cui riversano gli specchi d’acqua della città di Foggia, purtroppo da anni abbandonati all’incuria e al degrado imperante. Ma veniamo al dunque: in occasione dei 100 anni di storia della fontana del Sele che portò nel capoluogo dauno il primo zampillo d’acqua potabile, l’attenzione dei cittadini si è particolarmente rivolta alle fontane site in diversi punti della città. Diverse le segnalazioni giunte sulle varie strutture che abbelliscono – o almeno dovrebbero farlo – parchi, piazze e luoghi. Dalla fontana della stazione, che accoglie turisti e foggiani che ritornano a casa, a quella di Piazza Cavour, appunto. Dalla fontana di Piazza XX Settembre a quelle dei parchi rionali. Solo qualche giorno fa il quotidiano l’Attacco si è occupato di raccontare lo stato in cui riversa la fontana di Parco Atleti Olimpici Azzurri d’Italia, sporca, abbandonata e diventata una sorta di discarica a cielo aperto.
Ovunque si gira, ci si imbatte davanti ad uno scenario non rispettoso della storia di Foggia. Dal centro alle periferie la situazione, purtroppo, non cambia. Un altro esempio? La fontana di Piazza Padre Pio, sita in uno dei luoghi maggiormente frequentati dai foggiani, tanto nei mesi invernali che estivi, un posto pieno di attività, di case residenziali. Piazza Padre Pio accoglie ogni giorno buona parte della movida foggiana. La piazza che accoglie la fontana è luogo di incontri, di chiacchierate, di passeggiate e divertimento. La sua fontana, però, muore, nel silenzio di tutti.
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“Lo stato di abbandono è sotto gli occhi di tutti, ricordo benissimo quando in passato (e non troppo lontano) portavo i miei figli a piazza Padre Pio e ammiravano la fontana pulita e zampillante- scrive il signor Franco sul gruppo Facebook di Foggia Attiva - oggi, purtroppo, non posso più portarli non solo per il luogo che è in uno stato di degrado, ma anche perché la fontana emana un cattivo odore e sono preoccupato per la salute dei miei figli”. Questa, purtroppo, non è l’unica testimonianza negativa che riguarda la fontana. Il quotidiano l’Attacco si è recato sul posto ieri mattina. Spenta, in parte divelta: uno specchio d’acqua che oggi dà più l’impressione di una pozzanghera. Putrida, dal colore verdastro.
Non si avverte cattivo odore, almeno al momento. Probabilmente il forte vento dei giorni scorsi e le temperature abbassate ne hanno tamponato i cattivi odori. “La fontana non ha manutenzione – dicono alcuni passanti – è sempre spenta ed i ragazzi che frequentano la piazza non aiutano di certo. Spesso e volentieri vediamo gettare nella sua vasca bottiglie di birra, lattine e scarti di cibo vario. Insomma, questi giovani proprio non aiutano a migliorare la situazione. E la sera le cose peggiorano. All’apertura dei locali questo luogo si riempie di foggiani. Com’è facile immaginare non tutti sono civili”.
Zone Transition
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E lo stato in cui riversa anche piazza Padre Pio, soprattutto nelle ore serali, n’è la piena dimostrazione. In passato quel luogo è stato anche oggetto di serrati controlli da parte delle forze dell’ordine. Ovviamente, però, il servizio non può essere ripetuto nel tempo costantemente. Tirando le somme, per dirla francamente, le fontane urbane non se la passano molto bene a Foggia. Se da un lato le amministrazioni comunali che si sono succedute al governo cittadino hanno forse avuto poca sensibilità nei loro confronti, dall’altro bisogna ancora una volta ricordare che i foggiani sono e saranno i primi custodi della cosa pubblica. Senza un minimo di senso civico non si va da nessuna parte. Le forze dell’ordine agiscono nei limiti delle loro possibilità. Se i foggiani non cominciano ad avere maggiore responsabilità mai nulla cambierà.
