Sembra già acqua passata il divieto imposto dal Comune di Foggia alla rassegna di street food CibòFest di andare in scena in villa comunale. La Libando in miniatura organizzata dalla Pro Loco di Foggia fu vittima di un cortocircuito istituzionale e costretta in poche ore (e a pochi giorni dallo start) a spostare tutto l’allestimento in via Galliani. All’epoca dei fatti fu anteposta dalla commissaria Magno una nota di qualche anno prima, a firma della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio, che vietava l’organizzazione di eventi nel parco urbano comunale ‘Karol Wojtyła’. Una motivazione che la Pro Loco di Foggia avvertì come “una pezza a colori”. A maggior ragione ora. Quando il presidente Beppe Croce ha appreso che gli eventi in programma per il Foggia Estate 2022 (pubblicato di recente sull’Albo pretorio del Comune di Foggia) si sarebbero svolti proprio in villa comunale non l’ha presa benissimo.
E ha dichiarato nelle scorse ore alla stampa locale: “Non vogliamo fare polemica, vogliamo semplicemente sapere come mai a noi è stata negata la concessione e, diversamente, oggi vengono autorizzate altre iniziative nello stesso posto. È un controsenso. Subito dopo il CibòFest – ha continuato il presidente della Pro Loco in una intervista concessa a un sito online locale – abbiamo incontrato i commissari Sebastiano Giangrande e Marilisa Magno. Si sono scusati per l’errore e ritenevano che ci fosse stato un problema di comunicazione tra gli uffici: ci avevano concesso l’utilizzo della villa ma in realtà la commissaria disse che non avrebbero autorizzato eventi nel parco urbano. Adesso veniamo a conoscenza che il 14 agosto ci sono i Ricchi e Poveri”.
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Croce ha inoltre mostrato malcontento per non essere stato informato né coinvolto nella programmazione del Foggia Estate di quest’anno, diversamente dalla prassi. “C’è un protocollo d’intesa tra l’Anci e le Pro Loco da cui si evince come le Pro Loco siano obbligate a collaborare con l'amministrazione comunale. Noi non siamo stati neanche ascoltati. Non abbiamo mai ricevuto un invito – afferma il presidente dell'associazione turistica - Siamo attivi da 9 anni, riconosciuti nell'albo regionale, e oggi non veniamo neanche interpellati. Siamo stati completamente bypassati. Se un cittadino ci chiama per chiederci cosa c’è domani a Foggia, come è giusto che sia, noi - conclude Croce -non ne siamo a conoscenza”.
Le polemiche sul nuovo Foggia Estate non terminano qui. Sono considerati, infatti, artisti troppo datati i big al centro della programmazione musicale della rassegna estiva (sui social è montato il malcontento, misto a parecchia ironia, quando non sarcasmo, dei foggiani). Sarà dunque Ivana Spagna la protagonista del “Galluccio”. L’artista, impegnata nel suo nuovo tour, si esibirà il 15 d’agosto in piazza Cavour, a partire dalle ore 21. A seguire i tradizionali fuochi pirotecnici. Il giorno prima, invece, sarà la volta dei Ricchi e Poveri (rimasti in due) di scena proprio in villa comunale.
Oltre alla matrice non proprio contemporanea (per usare, evidentemente, un eufemismo) degli autori del celeberrimo tormentone “Sarà perché ti amo”, motivo di discussione sul live della band nata nel 1967 sarebbe stata la data scelta. Un ex amministratore locale fa notare che quel giorno (e cioè il 14 agosto) dovrebbe essere riservato solo ed esclusivamente ai momenti liturgici connessi alla festa patronale, e non essere mischiato ad eventi di natura profana: “Non è mai successo in tanti anni di gestione comunale”, evidenzia la fonte de l’Attacco. Qualche altro ben informato racconta di come il cartellone del nuovo Foggia Estate (in cui figurano anche eventi e spettacoli a cura di diverse realtà artistiche del territorio) sia stato redatto a chiamata diretta. “Associazioni e realtà culturali che hanno scritto al Comune nelle settimane e nei mesi scorsi per proporre agli uffici la propria offerta, in alcuni casi anche gratuitamente, non hanno mai ricevuto risposta. Non sono state neanche prese in considerazione”.
La spesa destinata alla kermesse ammonta nel complesso a poco meno di 64.500 euro: sicuramente una cifra superiore rispetto a quanto trapelato nelle scorse settimane (da alcune indiscrezioni riportate negli scorsi giorni su l’Attacco, sembra infatti che i commissari, inizialmente, avessero manifestato l’intenzione di non spendere più di 25 mila euro); ma certamente molto meno di quanto investito in anni prepandemici dall’amministrazione Landella, che, sostengono in molti, aveva riportato in auge il programma di eventi estivi e le iniziative connesse alla festa della Madonna dei Sette Veli.
Nella nuova programmazione sono spariti il Giordano in Jazz e il tradizionale Concerto per la Pace (un controsenso di questi tempi). E sembrano lontanissimi i momenti in cui Foggia ospitava per l’occasione nomi del calibro di Toquinho, Amii Stewart o Nicola Piovani, tanto per dirne alcuni.
Il “portfolio” di artisti presentato dalla Vurro Concerti - portata nei mesi scorsi a Palazzo di Città dall’ex dirigente del Servizio cultura, Carlo Dicesare – è variegato e contempla artisti come Aiello, Arisa, Aka7, Elodie, Edoardo Bennato, Giordana Angi, Francesco Gabbani, Fabio Cancato, Giusy Ferreri. Ma, in quel ricco carnet, a Palazzo di Città, hanno optato per Spagna. Una proposta che per qualche opinion leader in città avrebbe senso (così come pure per i Ricchi e Poveri) se avesse il taglio di operazioni contestualizzate, come quelle che hanno sviluppato in tv “riesumatori di vecchie glorie” alla Fabio Fazio o alla Angelo Guglielmi. “E invece come lo spieghi ai foggiani il concerto dei Ricchi e Poveri? Non lo spieghi, semplicemente…”.
Zone Transition
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Infine c’è pure chi dice che la Band Skanderground di Polignano a Mare (protagonista di uno degli eventi del Foggia Estate 2022) sia stata inserita in calendario in base al gradimento artistico di uno dei commissari; mentre in una nota su facebook, l’ex consigliere comunale Giuseppe Mainiero fotografa la situazione così: “’Pare’ che siano giunte al Servizio Cultura proposte per il cartellone Foggia estate, tutte in un preciso arco temporale, dal 15 al 21 giugno, che in assenza di un qualsivoglia bando già ‘suona strano’ per restare in tema. Che siano stati avvisati da qualcuno? Sarebbe un reato cari Commissari sui quali dovete far luce. Lo chiederemo anche al Prefetto, essendo il rappresentante del Viminale che vi ha - di fatto - nominati. La cosa è molto grave, e necessita di risposte formali alla Città. La Magno – continua Mainiero nel suo post - ci spieghi ad esempio, se non appare quanto meno strano che le proposte non siano giunte al Protocollo generale, tranne una! Quella di una band di Polignano (ops), che nello stesso periodo delle ‘altre fortunate prescelte’ ha avuto questo impeto istintivo di proporre alla Città di Foggia il Panda party tour 2022 con Band Skanderground”.