“Tutto è cambiato, o tutto è rimasto com’era? È avvilente e lascia l'amaro in bocca - denuncia l’associazione di promozione sociale OrEx - sapere che, anche quest’anno, la proposta artistica/culturale prevista per l’estate foggiana sia stata calendarizzata in totale assenza di quelle procedure che sollecitiamo ormai da oltre un anno, sia come OrEx sia come appartenenti alla Filiera Culturale della città di Foggia”.
“L’anno scorso, le nostre rimostranze furono espresse ufficialmente in un comunicato di protesta diffuso anche a mezzo stampa. Nel comunicato, dichiaravamo che la nostra Associazione non avrebbe avanzato al Comune di Foggia alcuna proposta di propri spettacoli o performance, vista l’assenza di trasparenza nelle modalità di assegnazione dei fondi destinati alle attività culturali (assegnati nella quasi totalità a "chiamata diretta", da quell’amministrazione poi sciolta per infiltrazioni mafiose). È avvilente scoprire che, nonostante il commissariamento straordinario, non sia cambiato assolutamente nulla. Da pochi giorni è stato reso pubblico il cartellone di Foggia Estate 2022“.
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“Non sono affatto chiari i criteri con i quali sono state scelte le Compagnie e le Associazioni partecipanti. Non c’è stato un avviso pubblico, di conseguenza nemmeno un budget complessivo di spesa, dei criteri di selezione, men che meno una tematica da sviluppare; non c’è stata, insomma, quella trasparenza che già l’anno scorso chiedemmo a gran voce.
Il Comune ha accolto proposte arrivate non si sa in che modalità (non essendoci una modalità ufficialmente stabilita); ha dunque assegnato date in programma, senza che di fatto siano chiari né il criterio né la motivazione delle scelte effettuate”.
“La nostra Associazione, come tante altre, è ormai avvezza a partecipare a bandi ed avvisi pubblici (alcuni anche vinti), ad elaborare proposte e progetti (anche di durata annuale); è assurdo poter dare il proprio contributo alla cultura ed al senso civico tramite bandi di Fondazioni ma non poterlo dare rispondendo ad Avvisi pubblici in casa propria”.
Zone Transition
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“Come Associazione di promozione sociale, e come parte della Filiera Culturale della città di Foggia, ci preme denunciare nuovamente come un comparto come quello della cultura sia così malamente gestito. La nostra indignazione si somma a quella di tanti colleghi che, pur in apparente silenzio, lottano ogni giorno per contrastare una cattiva gestione perniciosa per tutti i cittadini di questa città.
Nemmeno quest’anno ci saremo a casa nostra e il motivo è tutto qui”.