Sono 4 gli operatori economici che si stanno contendendo a Foggia l’appalto relativo all’affidamento del servizio di manutenzione del verde orizzontale e verticale nel Comune per 3 anni. Il progetto, dell’importo totale di 4.475.986,61 euro, ha portato alla gara che parte dall’importo di 3.546.007,66 euro, oltre IVA, di cui 1.830.690 euro soggetti a ribasso. Il responsabile unico del procedimento è il funzionario Francesco Pio D’Orta. Lo scorso 24 giugno si è riunito il seggio di gara composto da D’Orta e dalla dirigente dell’Ufficio Ambiente, l’ingegnera Concetta Zuccarino.
Negli scorsi anni il servizio era svolto da Foggia più Verde, la società consortile a responsabilità limitata nata a gennaio 2017 e avente come amministratore l’orsarese Ugo Fragassi. Suo socio l’ex presidente di Confindustria ed edile Pino Di Carlo. Il contratto del 2017 valeva 5.739.145,00 oltre IVA, ma poi fu esteso con ulteriori oneri. La scarl, che ha 31 addetti, è al 20% controllata dalla Habitat Immobiliare di Di Carlo e per il restante 80% in mano alla cooperativa agricola Deltambiente di Ravenna.
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Il nuovo appalto ha per oggetto l’affidamento del servizio per la manutenzione del verde pubblico orizzontale e verticale 2022/2025 e vi fanno parte, a titolo non esaustivo, attività quali: i servizi di sfalcio aree a verde, banchine e scarpate, raccolta foglie, irrigazione e diserbo chimico; la manutenzione alberi, potatura siepi ed arbusti; il servizio di raccolta e trasporto a smaltimento di rifiuti vegetali provenienti da aree verdi. La procedura di gara ad evidenza pubblica sarà aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
A Palazzo di città sono pervenute 5 offerte: CNS Consorzio Nazionale Servizi società cooperativa; Sicilville srl; c’è di nuovo Fragassi (ma stavolta senza Di Carlo) con l’ati formata dalla sua ATS Monte Maggiore (come mandataria) e dalla mandante La Gardenia srl; l’ati composta dalla mandataria La Puglia Recupero srl e dalle mandanti Linea Verde soc.coop, Castelli Service srl, Più Servizi agricoltura ambiente e territorio soc. coop. sociale.; infine Deltambiente srl.
Il seggio di gara ha escluso l’ati La Puglia Recupero srl + mandanti Linea Verde, Castelli Service srl, Più Servizi agricoltura ambiente e territorio per “carenza del fatturato specifico annuo da parte della società mandataria con riferimento alla quota del 60 %”, evidenziando che “il settore oggetto dell'appalto non è in linea con la dichiarazione resa dalla mandataria (riferita a trasporto recupero smaltimento)”, come pure per “carenza del possesso dei requisiti di fatturato delle società mandanti con riferimento all'aliquota pari ad almeno il 10%”.
Lo scorso 30 giugno, invece, con determina del dirigente dei lavori pubblici Paolo Affatato, sono stati approvati capitolato speciale di appalto, schema del bando di gara e disciplinare attinenti l’affidamento del servizio di apertura e chiusura dei parchi giochi e pulizia dei bagni pubblici della città di foggia per la durata di 3 anni. Si tratta dei parchi giochi situati in villa comunale, viale Kennedy e quello di San Pio X in via Pellegrino Graziani.
Mentre i bagni pubblici comunali sono quelli di mercato Arpi in via Manzoni, mercato CEP in via Kennedy, mercato generale in via Sant'Alfonso dei Liguori, mercato in via Luigi Pinto, mercato (solo venerdì) di via Miranda e mercato Incoronata. Il 22 aprile scorso il servizio di pulizia dei bagni pubblici comunali ed apertura e chiusura dei parchi giochi fu attribuito per tre mesi (fino al 23 luglio prossimo) all’impresa S.O.S. Autospurgo servizi ecologici di Spina Ignazio, con sede a San Ferdinando di Puglia (nella BAT) per un totale di 34.766,34 euro.
Tale affidamento avvenne a seguito dell’interdittiva antimafia nei confronti dell’ex concessionaria Foggia Service e della revoca dell’affidamento al Consorzio Libero di San Severo, di cui Foggia Service era consorziata. Il dirigente del Servizio Economato ha scelto di accorpare i servizi in un unico appalto sulla base della considerazione che “i parchi giochi sono ubicati in posizione adiacente rispetto ai bagni pubblici e pertanto la Stazione appaltante, con l’individuazione di un unico operatore per entrambi i servizi, riduceva notevolmente i rischi interferenziali che sarebbero potuti scaturire da numero due operatori che intervenivano nella stessa area e nel contempo si consentiva di rispettare il principio di economicità”.
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L’importo a base di gara annuale stimato per il servizio è stabilito in 124.000 euro annui (IVA esclusa); l’importo a base di gara per la durata dei tre anni è di 372.000 euro, oltre IVA per legge. La spesa complessiva che è stata finanziata dall’ente ammonta a 464.110,40 euro.