Restare con Amiu Puglia o indire una gara europea? A Foggia i partiti si interrogano su cosa sia meglio per il servizio di igiene urbana. La decisione del rinnovo novennale con la partecipata barese, assunta dai commissari straordinari, non convince tutti. Anzi, sono parecchie le voci contrarie e critiche. Il Pd attende di poter incontrare i vertici Amiu, come richiesto ormai da settimane dal circolo cittadino. “Parleremo dopo l’incontro con Amiu”, afferma a l’Attacco il segretario dem Davide Emanuele.
“Dei 20 milioni di euro annui che il Comune di Foggia dà ad Amiu Puglia sarebbe interessante sapere quanto viene speso per il capoluogo daunio e soprattutto come. Bari sempre linda e tirata a lucido, la nostra città invece ridotta a un cencio. Restare con Amiu senza bando è una vergogna, la storia di scaricare costantemente le responsabilità sui foggiani e sulle passate amministrazioni è una pratica stucchevole. Il peggiore dei sindaci non avrebbe mai fatto quello che stanno avallando gli attuali commissari”, è stato l’affondo social del segretario regionale di Italia Viva, il foggiano Lorenzo Frattarolo.
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“Credo sia opportuno attendere le decisioni finali dei commissari. Nel frattempo registro tantissimo malumore in città, trasversalmente tra i partiti e nel mondo associazionistico”, afferma Frattarolo a l’Attacco. “Non è tollerabile l’idea che Foggia debba essere perennemente commissariata e che la comunità non possa dire la propria sul rinnovo per altri 9 anni, vale a dire due consiliature, e ciò a fronte di un servizio che oggettivamente è carente, agli occhi di tutti i cittadini. E senza poter fare una gara europea, con tutti i crismi. E’ una decisione assunta in maniera burocratica dei commissari”. Commissari che entro un anno lasceranno Palazzo di città ma che con tale scelta vincolano l’ente per i prossimi 9 anni.
“Lo considero una follia: è come se io firmassi un mutuo ventennale per conto di un'altra persona”, sottolinea il commercialista foggiano. “Lo si potrebbe capire se ci fosse in Comune chi ha un mandato politico. Considero quella dei commissari una scelta abominevole, non è possibile trovarci in una situazione di questo tipo. E’ ormai lampante che la legge sullo scioglimento dei comuni per mafia non funziona e che i Comuni si ritrovano, al termine delle gestioni commissariali, nelle stesse condizioni e situazioni ambientali di prima. Un commissariamento che colpisce solo il ceto politico, che viene sostituito, e non la struttura tecnica ed altre situazioni che restano inalterate”.
Il renziano, vicinissimo all’ex sottosegretario Ivan Scalfarotto, è netto: “Foggia per tanti aspetti sembra Zombieland, nulla che venga segnalato con successo e trovi risoluzione. Siamo tutti d'accordo sul fatto che le consiliature del passato siano state scellerate e abbiano danneggiato la città, ma questo non toglie che oggi la situazione sia intollerabile. Non possiamo accettare l'idea che i foggiani non debbano dire la loro e non debbano essere ascoltati. Quello dei rifiuti è un nodo cruciale. Foggia è di fatto commissariata dai baresi con Amiu Puglia, siamo diventati figli di un dio minore. Perché non ci deve essere una gara europea, come per il verde pubblico e altri appalti comunali? Nulla lo impedisce, anzi. Io resto dell'idea che la gara europea vada fatta. Non dobbiamo pagare a vita l'errore politico fatto anni fa dell'ingresso in Amiu”.
Ma che azioni i partiti cittadini pensano di fare per provare a convincere i commissari a cambiare idea? “Io sarei pronto a manifestare con Fratelli d'Italia, Sinistra Italiana, M5S e con chiunque sia d'accordo sulla gara”, afferma Frattarolo. “Ne farei una questione di buonsenso. Non è possibile pensare che i foggiani non siano in grado di prendere in mano le redini del proprio futuro. Qualunque forza politica che sia favorevole alla gara mi trova d'accordo per redigere un documento comune in tal senso. Una gara rispetto alla quale, ovviamente, può partecipare e vincere la stessa Amiu. Adesso, dopo il polverone sollevato, sembra che le strade siano tornate da alcuni giorni più pulite, ma restiamo lontani anni luce dagli standard europei e dalle pratiche virtuose. Il Comune di Foggia stanzia milioni di euro e non mi pare che siano stati attivati circuiti virtuosi. Anzi: ci troviamo all'anno zero per la gestione dei rifiuti. Anche da qui bisogna ripartire per rilanciare la città. Stiamo parlando, del resto, di un contratto che vale, per 9 anni, qualcosa come 180-200 milioni di euro. Io mi chiedo perché per cambiare la serratura in un palazzo l'amministratore di condominio debba portare vari preventivi e, invece, per un contratto di questa portata e durata la commissione non sia tenuta a cercare quante più soluzioni possibili. Va seguito l'iter più trasparente possibile, che è quello di una gara europea. Prima ancora che per ragioni di diritto lo imporrebbe una questione di opportunità. Lo stesso fatto di dire che Amiu è una società in house è relativo, visto che il Comune di Foggia vi detiene solo il 21,87%. Gli investimenti di Amiu dove vengono fatti? Dove vengono potenziati gli impianti? Invito tutti a rapportare la situazione del servizio rifiuti a Bari con quella che si vede a Foggia”, conclude il segretario regionale di Italia Viva.
Di parere diverso l’avvocato Fabrizio Cangelli, co-coordinatore provinciale dei Verdi di Capitanata: “Leggo da più parti una reprimenda sull'operato della società che si occupa in città della gestione dei rifiuti. Premesso che i cassonetti non svuotati e gli stalli non puliti dipendono dalla carente opera della succitata azienda, siamo sicuri che sia solo colpa sua? Siamo sicuri che un'impresa privata possa far meglio di una pubblica? Non credo né alla prima né tantomeno alla seconda suggestione. Senza una consapevolezza culturale della virtuosa gestione del rifiuto non serve neanche il più ingegnoso piano di raccolta porta a porta. Senza una vera premialità per la differenziata a partire dalla tariffa puntuale e non dalla tassa rifiuti - chi differenzia paga meno, per intenderci - non si va da nessuna parte. Poi serve una seria repressione per chi non rispetta le regole”.
A l’Attacco Cangelli spiega: “Come Verdi siamo favorevoli alla gestione pubblica del servizio rifiuti. Se ci sono gli estremi giuridici per continuare con la gestione in house - e mi pare di capire che ci siano - siamo assolutamente d’accordo e questo per vari motivi, a cominciare dal mantenimento dei livelli occupazionali, al di là delle clausole sociali. Ciò non significa che la gestione di Amiu, specie negli ultimi tempi, ci abbia soddisfatto. Servono clausole più restrittive, comprendenti anche la risoluzione in caso di adempimento, perché costituirebbero una garanzia maggiore per i cittadini e per l'efficienza del servizio. Il privato, invece, rappresenta sempre un grande punto interrogativo, Situazioni virtuose di privati in giro per l'Italia sono davvero poche”.
Zone Transition
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I Verdi non ritengono che la gara garantirebbe maggiormente la comunità foggiana. “A quali condizioni si farebbe? Al ribasso su cosa? Io non sono felice al 100% della situazione attuale ma, al di là dei limiti e deficienze di Amiu, non è possibile cambiarla se non si agisce a livello culturale, vale a dire sui conferitori di rifiuti. Quanto al mandato dei commissari in scadenza nel 2023, nemmeno una giunta che si insedia oggi ha la certezza di durare fino alla scadenza naturale del mandato. I commissari sono in carica con pieno potere e fanno quello che ritengono. Piuttosto, suggerirei loro di mantenere l'impegno promesso poco dopo il loro insediamento, quando fecero un unico incontro coi partiti. Dissero che quegli incontri sarebbero avvenuti spesso, invece non sono mai più avvenuti. Questioni cruciali come quella del servizio rifiuti richiedono da parte dei commissari uno sforzo maggiore. Il buonsenso vuole che la commissione si confronti almeno con partiti, associazioni e sindacati, se non con la cittadinanza”.