Il consigliere comunale Antonio De Sabato ha presentato un’interpellanza, discussa ieri in Consiglio comunale, per la creazione di ulteriori Sportelli per l’assistenza alla compilazione delle domande per l’assegno di inclusione e per il sostegno familiare, destinate a persone con disabilità non autosufficienti residenti a Foggia.
L’assessora alle Politiche sociali Simona Mendolicchio ha spiegato nell’aula che circa il 20 per cento della platea interessata si è rivolto a Caf e patronati per la presentazione delle istanze inerenti le due misure. “Il Comune di Foggia ha fornito supporto attraverso gli sportelli di Segretariato sociale e Porta unica di accesso (Pua) presenti in via Fuiani, in corso Garibaldi, e in via Grecia e piazza Libertà presso l’Asl Foggia, per fornire tutte le informazioni utili nel merito. Per fare fronte alle criticità rilevate, l’Ambito territoriale di Foggia ha candidato l’11 aprile scorso per un finanziamento il progetto ‘Rete dei servizi di facilitazione digitale’, inquadrato nella misura nazionale 1.7.2. del Pnrr per il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, e che prevede la creazione di luoghi fisici (tre, nel caso specifico) nei quali i cittadini potranno essere supportati da facilitatori digitali nell’utilizzo di internet, fornendo così supporto e orientamento, e quindi strumenti utili non soltanto alla presentazione delle istanze oggetto dell’interpellanza, ma anche a qualunque altra procedura in cui sia indispensabile una buona conoscenza digitale”, si legge in una nota.
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“Il finanziamento – dall’ammontare complessivo di 120mila euro – è stato approvato lo scorso 2 maggio e tre nuovi sportelli verranno attivati dopo che sarà pervenuta l’anticipazione del 30 per cento della somma prevista e sarà completato l’iter necessario per l’avviamento”, ha annunciato l’assessora. “Sono vicina alle persone e alle famiglie che hanno avuto delle difficoltà e l’obiettivo dei Servizi sociali e mio personale per le future misure è rendere le procedure più semplici ed accessibili, anche attraverso l’organizzazione di momenti e percorsi formativi per addetti ai Caf e ai Patronati, in modo da definire modalità univoche e venire ancora più incontro alle esigenze e alle aspettative dei cittadini”, ha concluso.