“Ieri è approdato in aula il tanto discusso testo sull’istituzione di ‘Foggia Città 30’, a firma del Consigliere Angiola, che avrebbe dovuto di fatto cambiare i limiti di velocità nel territorio urbano. Per quanto lo spirito della battaglia in generale sia nobile, anche se in questo caso applicata in chiave evidentemente propagandistica, la mozione in questione era gravemente lacunosa e non attuabile per motivi di metodo e di merito”. Così in una nota il Consigliere comunale Francesco Strippoli.
“Nel mio intervento a nome del Movimento 5 Stelle Foggia ho illustrato tutte le criticità di tale proposta e soprattutto quella che è l'azione amministrativa che stiamo contemporaneamente mettendo in atto per realizzare un concreto cambiamento sul tema della mobilità sostenibile, isole ambientali e ‘zone 30’, in maniera più pragmatica e concreta”.
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“La proposta di delibera ricevuta dal Consigliere Angiola è risultata molto povera nelle premesse e nella narrativa non citando nessuna normativa, nessun decreto governativo e nessuna direttiva in merito alla ‘città 30’ da realizzarsi. Sottolineo l’assenza di qualsiasi riferimento di legge. Facile quindi fare la proposta propagandistica, semplicistica e de-responsabilizzata, da intestarsi sui social e poi far ricadere sull'esecutivo tutta l’oggettiva impossibilità nel farla applicare e rispettare”.
“Il punto di partenza è e deve essere il Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums) nonché il Piano generale del traffico urbano (Pgtu), anch’essi gravemente assenti nella proposta di delibera di ieri. Oltre ai tanti errori di merito ci sono quelli di metodo, che nascono dall’aver voluto, da parte di Angiola, bypassare le commissioni Ambiente e Territorio che stanno predisponendo incontri, studi e iniziative tecniche proprio sull’aggiornamento del Pums e la zonizzazione a 30kmh nei tratti sensibili, senza quella fretta propagandistica e cieca che mira solo al titolo di giornale senza curarsi della reale fattibilità”.
Zone Transition
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“La cittadinanza sarà coinvolta nei vari passaggi propedeutici e divulgativi, senza deleterie e improbabili scorciatoie, nella consapevolezza che l’orizzonte di una nuova mobilità sicura e sostenibile da raggiungere sarà un percorso di comunità da fare insieme”.