Volo per Milano cancellato per sciopero controllori Enav. Nessun avviso ai 100 passeggeri lasciati a terra

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Era stato annunciato con largo anticipo lo sciopero di 24 ore messo in atto dai controllori del traffico aereo della torre di controllo di Brindisi della Società nazionale assistenza volo (Enav), dalla mezzanotte di domenica 7 aprile, alle 24 di ieri, 8 aprile. Inevitabile la cancellazione di numerosi voli e partenze dagli aeroporti pugliesi, i più colpiti dai disagi insieme allo scalo di Pescara. Cancellato anche il collegamento L9/271 delle 11,15 dal Gino Lisa con destinazione Milano Linate che però, a differenza di quanto attuato da altre compagnie aeree che operano nelle altre 4 sedi aeroportuali della regione e della città abruzzese, come ITA Airways e EasyJet, non è stato comunicato dall’ateniese Lumiwings attiva a Foggia ai 100 passeggeri prenotati che ieri mattina alle 9 si sono regolarmente presentati al gate per il check-in. Comprensibile la rabbia di tutti i viaggiatori, impossibilitati ad imbarcarsi sul Boeing 737 700W, e che nessuno si è preoccupato di avvisare. “Noi dovevamo volare da Bari a Milano Linate e giovedì scorso ci è stato notificato con un messaggio da ITA che il volo era stato cancellato per via dello sciopero delle torri di controllo di Bari e Brindisi – ha raccontato a l’Attacco uno dei passeggeri in partenza con la compagna -. Quindi abbiamo riacquistato il giorno dopo il volo con Lumiwings da Foggia a 300 euro in due, senza nessun avviso relativo allo sciopero, e oggi ci siamo presentati in aeroporto ed abbiamo scoperto che la protesta copre anche l’unico volo da Foggia e siamo rimasti a terra”.

Mentre ITA e EasyJet hanno provveduto a rimborsare il costo del ticket, Lumiwings non ha previsto alcuna restituzione: “La compagnia ci ha chiesto di dare una preferenza, se essere riprotetti domani (oggi, ndr) o avere un voucher da spendere successivamente, comunque nessun rimborso. Noi siamo in difficoltà, dovevamo essere oggi a Milano, e non sappiamo al momento come fare”.

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Stesso disagio per un altro passeggero dei 100, che ieri doveva essere nel capoluogo lombardo per improrogabili impegni di lavoro: “Io volo sempre da Bari, ho necessità di recarmi tutte le settimane a Milano – racconta il malcapitato che si è spostato da Manfredonia -. EasyJet mi ha comunicato nei giorni scorsi la cancellazione del volo, con relativo rimborso, e ieri pomeriggio ho acquistato il biglietto con Lumiwings, dal Gino Lisa, a 200 euro. Sono sconcertato dal fatto che a poche ore dal viaggio non solo hanno provveduto tranquillamente a prenotare il volo, ma nessuna comunicazione mi è stata fatta circa il rischio della cancellazione. Sono indignato – continua -. Mi domando, perché dovrei scegliere Foggia per i miei spostamenti? Questo aeroporto è una barzelletta, non ha proprio le capacità per accreditarsi. E poi, va detto che con la partenza per Linate alle 11,15 si arriva che già tutta la mattinata se n’è andata...”. 

Per giunta, lo sciopero è coinciso ieri con la partenza dei lavori della tratta ferroviaria tra San Severo e San Vito Lanciano, spaccando in due il viaggio di chi da Foggia vuole dirigersi a Milano. “Ho provato a cercare un biglietto ferroviario per Milano, ma non c’è nulla” ha riferito a l’Attacco un altro sconfortato passeggero che ieri doveva raggiungere la Svizzera per lavoro, partito alle prime luci dell’alba da San Giovanni Rotondo, che ha atteso con due valigioni che arrivasse qualche taxi a prelevarlo al Gino Lisa, il primo era disponibile solo alle 12,15.

Tra i 100 che a scaglioni lasciano lo scalo, chi con auto a noleggio e chi prelevato da qualche parente o amico, c’è anche chi ha deciso di riprovare a partire oggi e attendeva ieri una comunicazione scritta che assicurasse il volo: “Ci hanno detto a voce di ripresentarci qui domani, ma io non me ne vado se prima non mi rilasciano una carta che attesti la prenotazione, non si sa mai”. 

Poco prima di mezzogiorno arriva la rassicurazione da Antonella D’Alfonso, caposcalo del Gino Lisa: “I nominativi dei passeggeri riprogrammati sono stati comunicati alla compagnia e nel tardo pomeriggio riceverete una conferma ufficiale via mail” spiega. E alle proteste di quanti contestano di non essere stati avvisati in tempo, la responsabile così argomenta: “Sino a questa mattina il volo era in preparazione da parte del personale della Lumiwings, la cancellazione è diventata certa solo poco prima della partenza”. 

Una versione che non ha convinto i viaggiatori che si sono sentiti raggirati, o quantomeno trattati come passeggeri di serie B rispetto a chi ha scelto altri scali pugliesi ed altra compagnia che ha invece provveduto per tempo a rendere noti gli annullamenti delle partenze. 

“A che servono gli appelli a volare da Foggia se poi questo è il trattamento? - domanda un passeggero -. Cerco di dare il mio contributo alla crescita del nostro aeroporto, ma continuerò a volare senz’altro da Bari per i miei spostamenti di lavoro, non posso correre questi rischi”. 

Zone Transition

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Allo sciopero di ieri ha aderito anche almeno un controllore di volo del Gino Lisa, a sostegno della protesta contro lo spostamento dei servizi radar dalla Puglia a Roma deciso da Enav, in cambio della creazione di un hub di torri remote in territorio pugliese. “Una innovazione tecnologica che pone forti dubbi sul futuro occupazionale dei lavoratori di Brindisi e che penalizzerebbe fortemente tutto il Mezzogiorno con la chiusura delle torri di controllo di Lamezia Terme, Grottaglie, Brindisi, Foggia, Reggio Calabria, Comiso, Salerno”, come sostengono i sindacati Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uiltrasporti, Ugl trasporto aereo e Confsal. 

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