Resta sospeso il futuro prossimo dei 15 dipendenti dello stabilimento Silac di Manfredonia, dopo l’assemblea dei soci che si è svolta ieri. Il presidente Matteo Ciociola sia cercando vie d’uscita al difficile momento che la storica azienda del latte sta attraversando da qualche mese a questa via.
Oltre ai 15 i dipendenti ‘diretti’ dell’azienda, c’è una cooperativa che svolge il servizio di facchinaggio logistico e, in questa. vi operano ulteriori 6 addetti. Entrambe le attività sono collegate tra loro e, quindi, anche questi ultimi lavoratori sono interessati dai problemi che sono sorti nello stabilimento sipontino. Il computo totale è di 21 unità che stanno ferme da qualche giorno a questa via, come del resto era successo anche nel dicembre scorso.
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Proprio in quel periodo ci fu un primo tavolo d’incontro che si svolse nella sede foggiana di Confindustria. La situazione era piuttosto complicata perché l’azienda che attraverso i canali della Parmalat ritirava la materia prima, cioè il latte, aveva sospeso repentinamente la fornitura.
Stavolta, le maestranze – erano presenti quasi tutti - hanno atteso pazientemente all’esterno della palazzina dove sono situati gli uffici Silac dove avviene la produzione, distinti e separati da quelli invece commerciali che sono contigui e facenti capo a Parmalat. L’assemblea ha avuto inizio a metà mattinata ed è andata avanti per quasi un’ora. Lo stesso tempo è stato poi impiegato dalla proprietà per invitare i dipendenti negli uffici e comunicare loro l’esito dell’assemblea dei soci.
Zone Transition
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Non è stato reso possibile l’ingresso a l’Attacco, che era comunque sul posto e ha atteso l’esito delle comunicazioni che il presidente Ciociola ha rivolto ai lavoratori. In loro rappresentanza, il segretario provinciale Flai Cgil, Daniele Iacovelli, ha fatto il punto.