“A metà luglio partono i lavori”, questo l’annuncio della amministratrice delegata e direttrice generale di Rfi, Vera Fiorani. La manager lo ha riferito durante l’incontro tenutosi a Termoli a Palazzo di città durante il quale è stato sottoscritto il Protocollo di legalità per la realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria Pescara – Bari, nella tratta Termoli - Lesina.
Come annunciato ad aprile a Campobasso, era presente la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. Firmatari del protocollo anche i prefetti di Campobasso, Antonio Cappetta e di Foggia, Carmine Esposito. Presenti il Sindaco di Termoli, Francesco Roberti e quello di Lesina, Primiano Di Mauro, il presidente della Regione Molise, Donato Toma e per la Puglia, in remoto, l’assessora Anna Maurodinoia, oltre a tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine di entrambe le province e gli operatori del mondo dell’impresa, in particolare edile.
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Una notizia attesa da moltissimo tempo dalle due regioni coinvolte e proprio di importanza della definizione dei tempi ha parlato anche la ministra: “La collettività vuole sapere quando si completerà l'opera affinché un territorio possa pianificare il proprio sviluppo, che può avere con tutte le risorse che sono state messe in campo. Il motivo della mia presenza qui è proprio per dare un segnale: facciamo squadra, lo Stato con tutte le amministrazioni. Lo Stato c'è e si deve sentire anche in questo. Bene il protocollo ma sono dell'idea che i protocolli lascino il tempo che trovano, adesso va eseguito e per questo serve un impegno da parte di tutti a seguire passo passo quelli che sono gli aspetti più importanti della realizzazione dell’opera, affinché le risorse vadano a finire nelle mani giuste e schermate dalla criminalità organizzata. Questo è compito delle autorità sul territorio, noi forniamo gli strumenti però è un'attività che va fatta giorno per giorno. Credo che sia un momento importante dopo oltre vent'anni di attesa. E’ inaccettabile che per pochi chilometri, un territorio sia tagliato fuori da un circuito che può invece dare un valore aggiunto in termini di sviluppo, economia e turismo”.
La Ad di Rete Ferrovie Italiane è entrata nel dettaglio dell’opera: “Il tratto Termoli-Lesina rappresenta al momento una strozzatura infrastrutturale sull'importantissima direttrice Adriatica – ha spiegato Fiorani - che consente il trasferimento di persone mezzi dal Nord al Sud Italia, con questo intervento quindi eliminiamo l'ultimo ostacolo. E’ importante perché oggi la stragrande maggioranza delle merci che vanno da Nord a Sud passano per la linea di Rfi, in più il trasporto merci è quello che è ripartito più velocemente dopo la fase del Covid, abbiamo previsioni del traffico merci nel 2022 che addirittura ci riportano a prima della crisi economica del 2008”.
L’intervento ha un valore di 700 milioni di euro e si inserisce in un progetto più ampio da 3,4 miliardi di euro in corso di realizzazione lungo tutta la direttrice Adriatica. Il raddoppio aumenterà notevolmente il numero di treni che percorreranno la linea: dagli 80 attuali ai 200 al giorno, riducendo peraltro i tempi di percorrenza grazie a treni che raggiungeranno velocità di 200 km/h.
“E’ incredibile come questo tratto di soli 32 km rappresenti una strozzatura, troppo tempo ci abbiamo messo per partire (emblematici ad esempio i ritardi legati alla salvaguardia dell’uccellino, ndr), ce l'ha ricordato anche la Corte dei Conti ma le tappe di questo percorso così complicato sono quasi arrivate alla fine. L'intervento, come è noto, è stato suddiviso in due lotti, il primo è stato assegnato e i cantieri si apriranno nella prima metà di luglio avendo completato anche la progettazione esecutiva, è cominciata anche la bonifica dagli ordini bellici. Anche per il secondo tratto è stata aggiudicata la gara ma è comparsa l'interdittiva antimafia (alla ReseArch, ndr) l'azienda però è stata commissariata. Adesso dobbiamo valutare la direzione da prendere ma sarà molto rapida – ha spiegato la manager a l’Attacco -. Stiamo ragionando anche col ministero delle infrastrutture, ci sono degli spazi normativi non amplissimi, così come c’è parecchia giurisprudenza. E’ una valutazione che in questo momento stanno facendo gli uffici legali, spero che ci siano le condizioni per andare avanti perché abbiamo aspettato abbastanza. La conclusione del primo lotto è prevista entro il 2025, mentre l'altra tratta nel 2027, secondo l’offerta che ci è stata fatta da chi per ora si è aggiudicato questo appalto, se lo potrà realizzare, interdittiva permettendo, faremo rispettare questa scadenza”.
Quanto al protocollo, sono state fissate una serie di regole molto rigide e precise per evitare che in qualunque momento dei lavori possano esserci dubbi o opacità, come ha spiegato il Prefetto Cappetta: “Il testo del documento è stato redatto dal comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari. E’ stato deciso di procedere alla sottoscrizione del protocollo unitamente alla prefettura di Foggia, ai dirigenti degli ispettorati territoriali del lavoro di Campobasso e Foggia e alle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative degli edili. Il documento è finalizzato a prevenire le infiltrazioni da parte della criminalità organizzata e vi sono sottoposti tutti i soggetti che avranno a che fare con le aree di cantiere, compresi i subappaltatori, i fornitori, i noleggiatori, la guardiania e qualsiasi altra attività”.
Uno spazio particolare è stato dato alla circolarità delle informazioni: “E’ stata infatti prevista la creazione di una banca dati informatica – ha precisato Cappetta - nella quale saranno raccolti i dati relativi ai soggetti che interverranno a qualunque titolo nella progettazione e nella realizzazione dell'opera. Il soggetto aggiudicatore poi trasmetterà i dati ai gruppi interforze che procederanno agli accessi e alle necessarie valutazioni. In particolare, voglio segnalare la predisposizione del settimanale di cantiere, previsto all'articolo 5 del protocollo, che attiene a tutte le entrate e tutti i flussi finanziari di pezzi materiali e persone, nell'ambito del cantiere. Si instaurerà inoltre una cabina di regia in cui saranno presenti tutti i soggetti firmatari e avrà accesso a tutti i dati. Particolare attenzione è stata rivolta al mondo del lavoro grazie alla presenza sia degli ispettorati del lavoro che delle organizzazioni di categoria, a tutela delle maestranze impegnate dell'opera”.
Zone Transition
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E’ prevista anche l'istituzione di un tavolo di monitoraggio dei flussi di manodopera a cui parteciperanno i funzionari degli ispettorati, rappresentanti del soggetto aggiudicatore e delle organizzazioni sindacali degli edili e sarà presieduta dal coordinatore del gruppo interforze di ciascuna Prefettura.