Sono passati ormai 30 dall’uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. La giornalista Rai e il cineoperatore vennero barbaramente assassinati a Mogadiscio il 20 marzo del 1994, mentre stavano svolgendo un'inchiesta sul traffico internazionale di rifiuti tossici e armi. La verità non è ancora stata stabilita, nonostante le innumerevoli inchieste giudiziarie e giornalistiche.
Proprio per questo il Liceo Scientifico Volta di Foggia ha promosso il convegno dal titolo ‘Verità per Ilaria e Miran’, che si è tenuto questa mattina nell’auditorium dell'istituto. A portare i saluti sono stati la dirigente, Ida La Salandra; Giulio De Santis, assessore alla Legalità del Comune di Foggia; Lorenzo Scillitani, dell’Università del Molise; Raffaele Fiorella, consigliere regionale dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia.
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La relazione è stata affidata a Giuliana Cacciapuoti, arabista, curatrice della ricerca dal titolo Caduti per la libertà d’informazione: il giornalismo d’inchiesta di Ilaria Alpi, basata sui materiali in italiano, arabo e inglese, acquisiti dall’Archivio Ilaria Alpi da parte della Fondazione sul giornalismo italiano Paolo Murialdi, presso la sede della Federazione Nazionale Stampa Italiana a Roma. La ricerca è finanziata dal Dipartimento di Studi Umanistici Sociali e della Formazione dell’Università degli Studi del Molise, con la responsabilità scientifica di Lorenzo Scillitani.
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A moderare l’incontro è stato il docente del Liceo Volta Damiano Bordasco. Il convegno si è avvalso del patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia, della Fondazione Paolo Murialdi e del Comune di Foggia.