Era settembre 2020 quando a Foggia scoppiò il caso della Sezione Fallimentare del Tribunale, dopo i manifesti affissi in città contro il giudice “colpevole” di aver avuto relazioni sentimentali con alcune professioniste. Da un lato il farmacista Antonio De Meo, dall’altro i coniugi e storici consulenti del Tribunale Mirna Rabasco e Luigi Maida, si levarono contro il magistrato sipontino Francesco Murgo.
Dottor Murgo, cosa intende replicare rispetto a quanto riportato dalla stampa dopo la delibera del CSM sul trasferimento ad altro Tribunale rispetto a quello di Foggia?
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Qualche testata online ha titolato “Sesso in tribunale”, come se la causa del mio trasferimento fosse dipesa da rapporti sessuali in ufficio. Mi preme dichiarare che non ho mai intrattenuto rapporti sessuali in ufficio e infatti questa circostanza non viene neanche menzionata nella delibera del Consiglio Superiore della Magistratura. Si tratta di una pura congettura, fondata su frasi captate nel mio ufficio durante il procedimento penale - che è stato definitivamente archiviato – e male interpretate. Infatti questa circostanza è stata smentita dalla persona coinvolta ma si rileva anche dall'audio delle captazioni.
Perché allora è stato disposto il suo trasferimento?
Il motivo della delibera di trasferimento è che, avendo avuto in passato relazioni sentimentali con professioniste che lavoravano per conto della Sezione Fallimentare, ci sarebbe il rischio che io non possa esercitare più le funzioni a Foggia con l’imparzialità e con l'indipendenza che sono richieste. E ciò nonostante sia stato accertato in tutti i procedimenti il totale e disallineamento della sfera privata rispetto all'attività dell'ufficio.
Lei sostiene che le sue relazioni passate con tali professioniste in nessun modo abbiano influito sulle decisioni assunte?
Quelle relazioni non hanno mai interferito nella distribuzione degli incarichi e nelle liquidazioni. Io ritengo, col mio difensore, di aver dimostrato che non c'è nessuna situazione, né attuale né tantomeno futura, di rischio di parzialità e di condizionamento. Non c'è stato prima il rischio di condizionamento, non c'è tuttora e non ci sarà in futuro.
Cosa farà a questo punto?
Mi riservo di impugnare la decisione del CSM. La circostanza dei rapporti sessuali non è stata, peraltro, accertata in nessun procedimento in contraddittorio svoltosi finora.
Ritiene di aver sempre svolto il suo ruolo con correttezza?
Tutti i provvedimenti da me assunti negli anni sono stati sempre confermati nei successivi gradi di giudizio. Inoltre, era stato già accertato sin dalla richiesta di archiviazione, risalente ormai al 2019, che non c'era stato alcun favoritismo né vantaggio connesso a quelle relazioni sentimentali. Tra l'altro le professioniste coinvolte non sono state più da me nominate. Credo di aver dimostrato sempre la mia imparzialità e indipendenza. Nessuno si è mai lamentato nel mio operato né ci sono stati esposti contro di esso. Le stesse dichiarazioni rese al CSM dai presidenti degli Ordini professionali sono assolutamente neutrali.
Che valore ha questa delibera del CSM?
Non è un procedimento sanzionatorio ma è un procedimento volto solo ad accertare i requisiti di imparzialità e indipendenza del magistrato.
Qualche collega ha affermato di non aver saputo nulla della vicenda da lei.
Zone Transition
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Ero tenuto ad avvisare il presidente di sezione e l'ho fatto. Per il resto ho mantenuto il giusto riserbo.