Bici elettriche sui porti turistici del Gargano. Lucia Aprile: “Un bel modo di scoprire il territorio”

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Incentivare l’utilizzo della mobilità sostenibile in maniera corretta: in Capitanata l’hanno capito bene tant’è che la stessa Provincia ha recepito i fondi provenienti dall’Unione Europea e ha messo a bando l'istallazione e la fornitura delle strutture a cui hanno partecipato diverse realtà imprenditoriali tra cui la Ride Mobility di Lucia Aprile. “Si tratta di fondi europei intercettati dalla Provincia di Foggia che prevedevano l’installazione e la fornitura di merci utili alla mobilità sostenibile, quindi rastrelliere per e-bike che ne permettono blocco e ricarica, complete delle stesse e di bici muscolari - spiega a l’Attacco Lucia Aprile titolare della Ride Mobility – si tratta di mezzi e strutture davvero all’avanguardia. In Italia ce ne sono davvero poche. E non finisce qui, prevista anche l’installazione di colonnine per natanti e auto”.

Le bici, complete di rastrelliere sono in fase di installazione sui porti del Gargano tra cui Manfredonia, Rodi Garganico, Vieste e Mattinata. “È stata lanciata una manifestazione d’interesse a tutti i porti potenzialmente coinvolti – commenta Aprile – chi ha risposto prima è riuscito ad entrare e farne parte. Al netto, ovviamente, di quelli maggiormente importanti e che turisticamente hanno una certa rilevanza per il territorio, quindi ottimali per la loro collocazione”.

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Create ad hoc su richiesta della Comunità Europea si tratta di rastrelliere che bloccano le bici elettriche e le ricaricano, e tramite un Qr code possono quindi essere sbloccate e noleggiate a pagamento o gratuitamente in base a quello che poi stabilirà l’ente erogatore.

“Tutte le strutture sono state e verranno collocate di fianco alle reception dei porti – prosegue – saranno a vista proprio allo scopo di tenerle monitorate. In alcuni casi, come per quello di Rodi e Manfredonia, invece, si stanno già prodigando per l’installazione di sistemi di videosorveglianza ed evitare il peggio. Le bici sono comunque bloccate tramite catenaccio alle rastrelliere che sono antiurto e costruite davvero molto bene. Ma dati i precedenti del nostro territorio la prudenza, com’è facilmente intuibile, non è mai troppa”. La Ride Mobility di Foggia ha quindi partecipato ad un bando pubblico a cui hanno partecipato anche altre realtà imprenditoriali del Nord Italia. “Conoscendo il territorio – spiega Aprile – la nostra intuizione è stata quella di inserire al bando le Fat e non bici con ruote normali proprio perché maggiormente adatte a percorsi meno scorrevoli”. Di fatto, per chi fosse a digiuno del settore, le Fat bike sono bici molto versatili, in grado di affrontare diversi tipi di terreni, quali la neve, la sabbia, il deserto, la palude, il fango o anche solo i sentieri per le normali mountain bike .

Basti pensare che in alcuni paesi sono stati costruiti dei sentieri sulla neve dedicati a questo tipo di bicicletta. “In sostanza si tratta di e-bike con battistrada da 11, hanno quindi ruote più larghe del solito, progettate apposta per strade più dissestate – spiega ancora- rispetto ad una normale city-bike sono più pesanti ed una conformazione tale da consentirne l’uso su tutto”. La mobilità sostenibile resta il tema cardine anche dell’agenda della varie amministrazioni della provincia di Foggia che si stanno già muovendo, ciascuna a proprio modo, in questa direzione.

“Ultimamente si sente spesso parlare in negativo di monopattini e bici elettriche – aggiunge – questo perché chi utilizza questi mezzi o chi ne permette il loro utilizzo solitamente non lo fa seguendo la vigente normativa che renderebbe le cose più sicure. Seguendo infatti le regole già presenti non ci sarebbero problemi, anzi. Non avremmo più il caos in pieno centro, non ci sarebbero più problemi legati ai parcheggi o ai tempi di percorrenza. Sono mezzi sicuri, utili e divertenti ma devono essere utilizzati con criterio, all’età giusta e da persone consapevoli di avere tra le mani un veicolo che se portato male può recare problemi alla propria incolumità e a quella degli altri.

L’insicurezza non è derivante dal mezzo, ma di chi lo utilizza. Bisogna partire da questo presupposto. Stesso discorso per la bici tradizionale: alla sua invenzione venne subito etichettata come “l’attrezzo del demonio” eppure sappiamo bene quali vantaggi salutari, ambientali e non solo comporta oggi il suo utilizzo”. La Ride Mobility guidata dall’infaticabile Lucia Aprile si occupa proprio di mobilità sostenibile come accennato dalla stessa. “L’unità locale foggiana si occupa prevalentemente di vendita e assistenza di tutti i veicoli elettrici: monopattini, scooter e bici. Rispetto all’anno scorso - confida la titolare – si hanno meno vendite (anche perché l’aspettativa di vita di un monopattino si aggira attorno ai tre anni, ndr) e più richieste di assistenza. Abbiamo almeno 30/40 clienti quotidiani che ci richiedono servizi. La risposta del territorio c’è, ed è importante – conclude – i foggiani sono per la mobilità sostenibile. Bisognerebbe però attenzionare le persone al loro utilizzo. Tanto per dirne una: c’è un’età giusta per guidare il monopattino. E soprattutto, bisognerebbe sempre mettere il casco. Poche regole ma fondamentali per la propria e l’altrui sicurezza”.

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(Articolo pubblicato nell'edizione di sabato 10 settembre 2022)

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