Le aziende agricole del Mezzogiorno possono aspirare ad avere in tempi celeri biogas e biometano come risorsa alternativa al caro energia.
Se il nuovo governo accelererà le procedure applicative previste dal Decreto sul biometano del 15 settembre partiranno i primi bandi e gli agricoltori affronteranno il 2023 in modo meno gravoso. Prevede finanziamenti complessivi per 1,7 miliardi a valere sul Pnrr. In Puglia più di 150 agricoltori hanno accolto l’invito a Foggia del Cib (Consorzio italiano biogas) proprio per fare il punto sull’attuazione di un decreto atteso da tempo.
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La Puglia è tra le regioni più abili a sfruttare il ciclo del biogas. I nuovi investimenti sono attesi un po’ in tutte le province come dimostra il “Farming Tour” organizzato dal Consorzio. Si è arrivati alla conclusione che lo sviluppo della digestione anaerobica ha aiutato il settore agricolo a rinnovarsi e innovarsi.
Nel Sud sta contribuendo a diffondere una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale e climatica. Tutte le filiere legate alla terra – come previsto dal Decreto – sono interessate a crescere. Nel giro di pochi anni si può arrivare all’autosufficienza energetica.
Nelle grandi distese della Capitanata si coltiva grano di qualità e si lavora pasta di eccellenza, esportati in tutto il mondo. L’economia pugliese potrà beneficiare di biogas anche per il trasporto, dato che le previsioni di produzioni entro il 2026 sfiorano i 2,5 miliardi di metri cubi.
Zone Transition
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Ma i territori aspettano le decisioni del nuovo governo anche per quanto riguarda l’altro impegnativo progetto “Farming for Future”. In campo sono state poste 10 azioni destinate a cambiare la fisionomia delle campagne verso la transizione agroecologica.