Sulla prima pagina del Quotidiano l’Attacco del 27 ottobre 2022 è apparso un titolo nel quale si parla di interdittiva antimafia nei confronti di Althea spa, la società che in Rti con Steritalia ha presentato al Policlinico Riuniti di Foggia, il progetto di partenariato pubblico privato per il completamento del Deu.
Il titolo non corrisponde alla verità: ad Althea è stata comminata dal Tribunale di Palermo nei giorni scorsi una sanzione interdittiva ai sensi del decreto legislativo 231/2001 che disciplina la responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato. Il giudice ha disposto per la spa il divieto di contrarre con le pubbliche amministrazioni. Nessuna attività collegata a fenomeni mafiosi o fattispecie assimilabili. L’inchiesta condotta dal Tribunale di Palermo, denominata Sorella Sanità 2, riguarda presunte tangenti per appalti pubblici.
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
Trattasi dunque di un mero errore commesso in buona fede come peraltro dimostra anche l’articolo a pagina 2 dello stesso numero del quotidiano nel quale è spiegato con dovizia di particolari e con specifici riferimenti alla legge che è stata effettivamente applicata. Di questo ci scusiamo con i diretti interessati e con i lettori.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti palermitani, due referenti dell’Althea spa in Sicilia (ieri gli stessi davanti al giudice hanno negato ogni addebito respingendo le accuse) avrebbero “costantemente e in maniera perdurante agito affinché i rappresentanti delle pubbliche amministrazioni compissero atti diretti a favorire Althea. Le conversazioni attestano, inoltre, come i due dirigenti di Althea fossero disposti ad ottenere anche rispetto ad altre gare o ad altri appalti atti favorevoli ad Althea. I due indagati hanno cioè pienamente dimostrato di non aver alcuno scrupolo e di essere disposti anche a commettere ulteriori reati pur di assicurare alla propria impresa possibilità di lavoro e guadagni”.
Interdittiva e interdizione: due provvedimenti previsti dalla legge con nomi simili ma con presupposti molto diversi. Anche gli effetti invero sono simili.
Le interdittive antimafia sono previste e disciplinate dal decreto legislativo n. 159/2011, noto come Codice Antimafia, e hanno lo scopo di prevenire le infiltrazioni mafiose nel mercato mediante l’interdizione delle imprese, che ne sono destinatarie, a contrarre con la pubblica amministrazione o a ricevere erogazioni pubbliche, al fine di assicurare la tutela della concorrenza.
Anche il divieto di contrarre con le pubbliche amministrazioni, come dice la definizione stessa, limita la libertà del soggetto colpito.
La misura è prevista dal decreto legislativo 231/2001 che disciplina la responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato, nella fattispecie le sanzioni interdittive sono: l'interdizione dall'esercizio dell'attività; la sospensione o la revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell'illecito; il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, salvo che per ottenere le prestazioni di un pubblico servizio; l'esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l'eventuale revoca di quelli già concessi; il divieto di pubblicizzare beni o servizi.
Zone Transition
Zone Transition
Quest’ultimo decreto legislativo è stato applicato nei confronti di Althea spa.