Si è difesa nelle scorse ore la dirigente dell’Istituto scolastico Marcelline di Foggia, Stefania Tetta, riguardo ad una presunta mancata tempestività nell’attivazione dei protocolli sanitari contro i casi di contagio all’interno della sua scuola.
Nei giorni scorsi nella scuola materna, primaria e secondaria di primo grado in corso Garibaldi si è sviluppato un focolaio importante di Covid 19 che ha fatto registrare decine di contagiati, tra insegnanti, alunni e genitori. La gestione emergenziale era stata aspramente criticata da una mamma che aveva imputato alla dirigenza scolastica una mancata comunicazione tempestiva alle famiglie degli alunni circa l’insorgere del virus tra i banchi della scuola. Secondo alcune fonti vicine all’istituto scolastico foggiano tutto potrebbe essere partito da un alunno che presentava sintomi di raffreddamento ed è stato ugualmente portato in classe dai genitori.
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Non ci sta la preside dell’istituto, professoressa Tetta, ad essere accusata di lassismo, omertà e inadempienze. Lo ha fatto sapere diramando un comunicato stampa, in cui spiega quanto segue. “A seguito dei casi di covid rilevati presso l’Istituto Marcelline di Foggia, la Direzione evidenzia che i protocolli adottati dall’Istituto, da 13 mesi hanno saputo rispondere, in modo puntuale, all’emergenza sanitaria. Tutti gli aspetti della vita scolastica sono stati considerati e monitorati, con precise indicazioni di comportamento, a cui la comunità scolastica, nella massima serenità, ha aderito. Prova ne è - continua il comunicato - il fatto che, a settembre 2021, l’anno scolastico è stato inaugurato con uno splendido viaggio di studio della Scuola Secondaria di I grado, in perfetta sicurezza, nella Foresta Umbra. Al rientro nessun contagio, nessuna quarantena. Tutta questa organizzazione, ovviamente, si confronta con la responsabilità dei singoli e delle varie componenti del territorio. Su questo fronte – conclude la professoressa Tetta, riconducendo a comportamenti esterni lo scoppio del focolaio - la scuola non può né intervenire né essere accusata. La scuola può solo prendere atto ed agire di conseguenza. Ecco, dunque, l’attivazione della didattica a distanza e di tutte le altre misure legate all’emergenza”.
“Mercoledì – si era precedentemente difesa Tetta su una testata locale - si è verificato il primo caso dopo una certa asintomaticità del virus, a cui sono seguiti altri casi nella scuola primaria e successivamente la sintomaticità di una insegnante vaccinata, che solo nella serata di venerdì ha avuto l’esito del tampone molecolare. Positivo. Da qui la decisione in via cautelativa di chiudere tutte le classi”.
E in effetti, quanto affermato dalla dirigenza dell’istituto pare essere confermato da una valanga di commenti postati nel dibattito che si è scatenato nelle ultime 72 ore sui social, dove non solo diversi insegnanti, ma anche, soprattutto, molti genitori di alunni delle Marcelline, qualcuno persino contagiato, hanno preso le difese della preside e raccontato un irreprensibile operato della direzione non appena venuta a conoscenza del primo caso conclamato di contagio.
“Siamo stati avvisati tempestivamente, addirittura andando a prendere i bimbi delle prime classi coinvolte a metà della mattinata scolastica. Dal giorno dopo prontamente in Didattica a distanza con estensione poi della Ddi a tutto l’istituto. Gestione impeccabile”, scrive su facebook una mamma. A cui fanno eco molte altre sintesi, di altri genitori, della stessa natura, tra cui: “Tutti i genitori, me compresa, sono stati avvisati immediatamente dalla scuola. Oltretutto la scuola ha contattato la Asl che a sua volta ha già programmato i tamponi per tutti i bambini che hanno avuto contatti con i positivi”.
E ancora: “La Preside appena ha saputo del caso positivo, ha chiuso in via precauzionale tutte e tre le sezioni della materna avvisando in modo immediato e tempestivo noi genitori. Le tre sezioni sono state chiuse pur sapendo che la normativa dice di chiudere solo la sezione in cui vi è il positivo”. Nel dibattito, a sostegno della direzione della scuola sono intervenuti anche volti noti della politica locale, che evidentemente hanno figli che frequentano l’istituto o probabilmente conoscono da vicino la realtà, tra cui l’ex assessore Antonio Bove che ha scritto sui social: “La scuola è stata impeccabile nella tempestività. C’è sempre qualcuno che vuol denigrare l’operato di altri”.
Zone Transition
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E Patrizia Lusi (commissario Asp Zaccagnino) che ha assicurato: “Anche io posso testimoniare che la scuola si è mossa prontamente e ha subito avvisato tutti. In situazioni come queste non c’è colpa o responsabilità da additare a nessuno”. Tra le pochissime voci fuori dal coro il commento di un utente che screditerebbe la reputazione dell’istituto facendo riferimento anche ad accadimenti passati e scrivendo così: “Che le Marcelline sia famosa per nascondere la verità è risaputo! Vogliamo parlare delle aggressioni che ci sono state nel passato ed i genitori non venivano avvisati ed avete insabbiato la realtà, non aprendo il sinistro? La comunicazione non è mai stata il vostro forte! Sono importanti i soldi e non il resto! Ahimè!”.