Ci sono spiragli di luce, per quanto non duratura, in tema di occupazione a Manfredonia. Nella mattinata di ieri, in Comune, l’Amministrazione ha incontrato 23 lavoratori stagionali che avevano prestato servizio, durante i mesi estivi, nella società partecipata ASE. Un appuntamento che era stato preceduto da voci che lasciavano presagire spot elettorali. In un luogo istituzionale, poi. Quello che è successo, invece, oltre alla spiegazione in aula consiliare (a porte chiuse) di cosa ha in mente l’Amministrazione per gli stagionali ASE, è accaduto nel corridoio antistante quando ormai non c’era più nessun amministratore, se non l’assessore Libero Palumbo.
Momenti di fortissima tensione che per poco non ha portato un ex lsu ad aggredire fisicamente Michelangelo Basta, padre del vicesindaco Giuseppe Basta, che era anch’egli all’esterno dell’aula consiliare. La sua mancata reazione alle invettive che gli sono state urlate contro da breve distanza, insieme all’intervento dell’assessore Palumbo, hanno fatto sì che la situazione non degenerasse ulteriormente.
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L’appuntamento era stato preceduto da un messaggio inviato ai 23 stagionali in cui si annunciava l’incontro alle 8,30 in Comune e seguiva l’invito a votare per il candidato azzurro alla Camera Giandiego Gatta. Un’associazione non pertinente, del tutto forzata a dirla tutta, che ha fatto salire il dubbio quando, verificando l’identità del mittente, si è appurato che costui è stato candidato alle scorse elezioni comunali. Era schierato nella civica Io Voto Gianni, ma i suoi 35 consensi non gli permisero l’elezione.
Per verificare, l’Attacco si è presentato senza preavviso né invito.
In realtà, il Sindaco Gianni Rotice, il vicesindaco Giuseppe Basta e l’assessora al Bilancio Antonella Lauriola hanno parlato agli stagionali del loro prossimo ritorno in servizio. Saranno tutti riconfermati, seppur con una riduzione delle ore lavorative che passeranno dalle precedenti 36 settimanali a 24. Come è facile immaginare, i volti dei convenuti erano sollevati una volta appreso che potranno lavorare fino al 31 dicembre prossimo.
“Hanno svolto un lavoro eccellente, durante il periodo estivo e, dal momento che è nostro proposito mantenere il decoro della città attraverso la pulizia, vogliamo assicurare la continuità del servizio. Abbiamo interpellato l’amministratore (Raphael Rossi, ndr) – spiega Rotice a l’Attacco -, che ha mostrato apertura per le ragioni rappresentate dal nostro ente”.
Per quanto non si profonda troppo, risponde anche a qualcuno che fiutava aria di campagna elettorale in Comune: “Forse quel qualcuno è disperato per i risultati che arriveranno”. E non aggiunge altro.
Come detto, non c’erano comunicazioni ufficiali sull’incontro a Palazzo San Domenico, eppure qualche ex lavoratore socialmente utile che prestava servizio all’ASE ha raggiunto la sede comunale. Soltanto uno di loro non è passato inosservato, per usare un eufemismo. Le ragioni che hanno voluto manifestare sono quelle di chi si trova in enorme difficoltà economica, nonostante ora sia un dipendente comunale.
Per meglio intenderci, un lsu guadagna tra i 650 e gli 800 euro circa al mese. Quelli di loro che prestavano servizio all’ASE ricevevano anche un’ulteriore integrazione, che era a bilancio del Comune. Ora i tempi sono cambiati, sia perché quei lavoratori adesso sono dipendenti comunali e sia perché le casse comunali sono vuote. La tanto attesa stabilizzazione ha significato gli attuali 400 euro circa di retribuzione mensile, perciò più di qualcuno inizia ad avere problemi di mera sopravvivenza. Vorrebbero una sorta di corsia preferenziale, rispettando i crismi di legge, piuttosto che vedersi “sorpassati da questi ragazzi”, dice uno di loro. Esagerando, sembra di assistere ad una rinnovata edizione della guerra dei poveri.
Il vicesindaco Giuseppe Basta, che è anche assessore alla Transizione ecologica, chiarisce che “abbiamo avanzato la richiesta all’ASE di fare uno sforzo, per poterci assicurare la prosecuzione del servizio. Ciò deriva dal fatto che, nonostante durante l’estate l’immondizia aumenta, siamo comunque riusciti a svolgere un servizio almeno degno”.
L’obiettivo dell’Amministrazione è duplice, perché “c’è il rischio che la percentuale di raccolta differenziata si abbassi, perciò questi ulteriori mesi verranno anche utili per programmare il prossimo anno sia dal punto di vista della pulizia in città che da quello, per l’appunto, della differenziata”.
Zone Transition
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A breve saranno convocati tutti i 23 stagionali per acquisire, innanzitutto, la loro volontà a ritornare in servizio. Successivamente, “presumibilmente agli inizi di ottobre”, ognuno di loro potrà riprendere il lavoro che aveva terminato pochi giorni fa. Meno ore, ma tutti.