Che Foggia continui a essere una polveriera a causa dei violenti bombardamenti registrati durante la Seconda Guerra Mondiale è cosa ben risaputa e gli ultimi ritrovamenti ne danno certezza. L’ultimo ordigno bellico dell’aviazione militare americana, infatti, è stato ritrovato in un cantiere di via Spalato, a ridosso tra il quartiere Ferrovia e il palazzo dell’Amgas, in una zona semicentrale di Foggia lo scorso 9 maggio. A distanza di giorni, continuano i lavori di messa in sicurezza dell’area interessata dove nelle scorse ore sono giunti sul posto i mezzi militari dell’unità specialistica della Brigata Pinerolo dell’11esimo Reggimento Genio Guastatori, per l’avvio dei lavori preparatori alla bonifica definitiva della zona che verosimilmente prevederà entro le prossime settimane il disinnesco dell’ordigno con eventuale evacuazione dei cittadini residenti nelle aree limitrofe. Al momento le attività sono volte allo scavo per poter circoscrivere l’esatta area di intervento. “Certe scoperte non sono una novità per Foggia, in quella zona era presente un deposito del gas, non a caso il Palazzo dell’Amgas sorge nelle immediate vicinanze - spiega a l’Attacco il giornalista e scrittore Maurizio De Tullio - ricordo che tutta quella zona fu estremamente bombardata compresa l’estrema periferia, l’attuale sede delle casermette”.
“Foggia è ancora oggi una polveriera, tante bombe non sono esplose e sono depositate nel sottosuolo. Poi vengono fuori con gli scavi. In realtà l’area di via Onorato, a pochi metri dal cantiere, venne bombardata parecchio dagli americani - ribadisce De Tullio – il 28 e il 29 maggio di quegli anni, i primi due giorni dei bombardamenti si concentrarono nella zona del Gino Lisa. Poi il 31 decisero di ampliare le loro incursioni anche sulla stazione cittadina: il fuoco si sviluppò nei giorni successivi. A differenza di ciò che si crede, però, i bombardamenti su Foggia città non furono molti, circa una decina di giornate in totale, in 4 mesi di bombardamenti. Via Onorato era zona militare, rientrava negli obiettivi strategici degli americani: appena 12 anni fa si verificò un’analoga evacuazione nell’area dove oggi sorge il parcheggio de La Prima, davanti l’Amgas. Proprio quando stavano realizzando i lavori del posteggio venne rinvenuta una bomba della Seconda Guerra Mondiale. Se si scava in profondità qualcosa viene fuori”.
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Intanto il Comando di Polizia locale del Comune di Foggia già nelle scorse ore ha provveduto a interdire il traffico veicolare nel tratto compreso tra vico Cervo e l’incrocio con via Onorato. Nella strada sarà consentito solo il transito dei mezzi dei residenti, al fine di garantire il regolare svolgimento delle operazioni previste dai protocolli legati al ritrovamento di ordigni bellici, in coordinamento con le istituzioni prefettizie.
Zone Transition
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“Anche il parco ex Ippodromo - oggi Campi Diomedei - potrebbe contenere bombe nascoste risalenti alla guerra – ribadisce De Tullio – quell’area fungeva da deposito. Fino a qualche anno fa il terreno veniva anche arato. Ovviamente per trovarle bisognerebbe scavare molto in profondità. Laddove ci sono bombe inesplose – chiarisce senza allarmismi De Tullio – un eventuale rischio potrebbe scaturire da un terremoto. Al cantiere di via Spalato sono stati fortunati perché hanno trovato la bomba in orizzontale. Durante lo scavo hanno toccato con la parte anteriore della ruspa la parte laterale della bomba, perché se l’avesse toccata lì dove c’è la spoletta, ci sarebbero stati dei seri rischi”.