Sono 14 gli operatori di interesse sanitario, dipendenti del Policlinico Riuniti di Foggia, sospesi tutti in un unico giorno perché no vax.
E’ quanto emerge dagli atti pubblicati sull’albo pretorio aziendale giovedì scorso. Medici, infermieri e tutto il personale che svolge la propria attività̀ nelle strutture sanitarie, socio sanitarie e socio assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, nelle parafarmacie e negli studi professionali è obbligato per legge a sottoporsi a vaccinazione gratuita per la prevenzione dell'infezione da SARS-CoV2.
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
L'Azienda sanitaria locale competente accerta l'inosservanza dell'obbligo vaccinale e, previa acquisizione delle ulteriori eventuali informazioni presso le autorità̀ competenti, ne dà immediata comunicazione scritta all'interessato, al datore di lavoro e all'Ordine professionale di appartenenza. L'adozione dell'atto di accertamento da parte dell'azienda sanitaria locale determina la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid.
Una volta ricevuta la comunicazione, il datore di lavoro adibisce il dipendente, ove possibile, a mansioni, anche inferiori, purché non comportino rischi di infezione, con il trattamento economico corrispondente alle mansioni esercitate. Quando l'assegnazione a mansioni diverse non è possibile non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento.
Per quanto riguarda il Policlinico, il Documento di Valutazione del Rischio aziendale da contagio non ha rilevato attività disponibili che siano prive di rischio contagio o che comunque non implichino contatti interpersonali. E quindi sospesi.
Complessivamente sono in tutto 22 gli operatori che sono stati allontanati dal servizio a partire dal 22 ottobre scorso; anche se per due dipendenti è scattata la revoca in quanto si sono ravveduti e hanno provveduto a vaccinarsi.
Nelle strutture della Asl Foggia invece i sanitari no vax sospesi sono in tutto 23. Anche l’Ordine dei medici ha provveduto alla sospensione già di una ventina di iscritti.
Una situazione che non fa altro che esacerbare la carenza di medici in cui versano le strutture sanitarie pubbliche. Lo sanno bene proprio alla Asl Foggia dove si è dovuto far ricorso ad un avviso pubblico urgente, per soli titoli, per il conferimento di incarichi a tempo determinato per dirigenti medici nelle discipline di medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza; anestesia e rianimazione; pediatria; ginecologia; cardiologia; igiene, epidemiologia e sanità pubblica; malattie apparato respiratorio; radiodiagnostica; ortopedia, nefrologia.
Per il SerD dipartimento dipendenze patologiche: psichiatria, farmacologia e tossicologia clinica, organizzazione dei servizi sanitari di base, medicina interna. L’avviso è partito l’11 ottobre al fine di garantire l’erogazione delle prestazioni di assistenza sanitaria anche in ragione delle esigenze straordinarie e urgenti derivanti dalla diffusione del Covid-19.
Impossibile utilizzare personale già in servizio o ricorrere a graduatorie concorsuali in vigore, e quindi si è reso necessario procedere al conferimento di incarichi a tempo determinato, con immediata immissione in servizio, di medici specializzati ma anche specializzandi, iscritti al penultimo e ultimo anno di specializzazione. I contratti dei primi avranno durata di un anno, dei secondi sei mesi.
In questi giorni è uscita la graduatoria. Per il SerD, medicina interna, sono in lista 4 medici, uno dei quali specializzando. Per la neurologia SerD sono presenti in graduatoria 14 medici, 9 dei quali specializzandi. Tre i medici di epidemiologia, uno dei quali specializzando. Per medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza c'è solo un dottore, specializzando. Stessa situazione per la nefrologia. La graduatoria di ortopedia contiene tre medici, uno dei quali specializzando.
In pediatria invece è disponibile un solo medico, specializzando. In radiodiagnostica 7 i medici in graduatoria, 4 dei quali specializzandi. Questo significa che su un totale di 37 medici disponibili, 19 (vale a dire più della metà) sono al penultimo o all'ultimo anno di specializzazione.
Zone Transition
Zone Transition
Per le altre discipline nulla di fatto. E c’è qualche osservatore che si chiede come questo si ripercuoterà sulla qualità del servizio offerto.