Il Comune di Vieste, partendo dal centro cittadino, ha avviato un progetto di riqualificazione dell’impianto di illuminazione pubblica ormai deteriorato e che necessitava di importanti modifiche in ottica di rinnovamento estetico ed efficientamento energetico. Il sistema non era infatti conforme alla legge Regionale Puglia numero 15 del 23 novembre 2015 per il contenimento dell'inquinamento luminoso e per il risparmio energetico.
Le vecchie lampade tonde in policarbonato ad alto consumo non solo erano state rovinate dagli effetti corrosivi della salsedine e dell’umidità, ma emettevano luce quasi a 360 gradi con una grande dispersione energetica e un’illuminazione risultante a “macchia di leopardo”, non funzionale quindi a una corretta visibilità stradale. A differenza dei corpi illuminanti molto danneggiati e da innovare, però, i pali della luce erano in ottime condizioni e non necessitavano di essere sostituiti.
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La sfida è stata dunque quella di trovare una soluzione che, in armonia con la struttura già esistente, valorizzasse esteticamente la zona centrale di una località a vocazione turistica come Vieste e che allo stesso tempo presentasse caratteristiche di alta efficienza energetica, sostenibilità e resistenza agli agenti atmosferici propri di una città di mare.
Dopo un percorso di ricerca iniziato nel 2021, l’Amministrazione ha trovato in Niteko - azienda italiana specializzata nella realizzazione in tempi brevi di soluzioni personalizzate LED per l’illuminazione urbana a elevata potenza ed efficienza - la giusta sponda per soddisfare tutte queste esigenze. Da questa collaborazione è nata la lampada “Vieste”. Una lampada dalle linee essenziali che ben si inserisce in un contesto in costante relazione con la parte più antica ed il mare.
La tecnologia “Lorelux” proposta da Niteko al Comune di Vieste per questo progetto permette di non disperdere la luce ma di direzionarla dove serve, presenta corpi illuminanti LED ad alta efficienza e una scocca in bio-polietilene. Questo materiale è stato valutato ottimale perché, a differenza dei metalli, non risente nel tempo degli effetti corrosivi degli agenti atmosferici (ha una resistenza stimata di 50 anni). Inoltre, essendo colorato in modo mono-materico, non necessita di verniciature soggette al danneggiamento delle nebbie saline. Il bio-polietilene presenta anche caratteristiche importanti per la sostenibilità ambientale: è un materiale riciclabile al 100% e deriva da fonti rinnovabili (la canna da zucchero).
Infine, aspetto fondamentale, “Lorelux” consente di poter creare in pochi mesi il prodotto desiderato in maniera completamente personalizzata, cosa che sarebbe stata altrimenti impensabile con altre tecnologie se non su volumi di diverse migliaia di pezzi. Il Comune di Vieste, che necessitava di una soluzione “su misura”, ha così potuto collaborare attivamente alla scelta del design del prodotto (linee, dimensioni, colore) affinché il risultato si sposasse alla perfezione col tessuto urbano e con il palo esistente. Le lampade nate da questo lavoro congiunto sono state chiamate appunto “Vieste”. Il progetto, concretizzatosi a inizio 2022, ha visto l’inaugurazione del nuovo sistema illuminotecnico a marzo/aprile dello stesso anno.
Il Comune ha intenzione di estendere nel 2023 i lavori di riqualificazione dell’impianto di illuminazione cittadino con l’obiettivo di continuare a efficientare dal punto di vista energetico e valorizzare dal punto di vista estetico le aree più rappresentative dei percorsi turistici ma anche di restituire alla cittadinanza un parco illuminotecnico duraturo nel tempo. Nell’area adiacente a quella del centro storico verrà avviata la sostituzione delle vecchie lampade in policarbonato con una tecnologia LED ed è inoltre allo studio un intervento sui lampioni del lungomare Mattei con l’individuazione di un’altra soluzione di Niteko.
La soluzione soddisfa le esigenze in termini di efficienza, sostenibilità ambientale, resistenza ed estetica. L’impianto rispetta dal punto di vista illuminotecnico tutti i parametri a norma di legge: si è passati da un sistema a luce dispersa, indirizzata anche sopra la linea dell’orizzonte, quindi non in regola, a un sistema in cui la luce viene direzionata verso il basso, dove effettivamente serve. Questo ha permesso di abbattere l’inquinamento luminoso - come dimostrano in maniera sorprendente anche alcune riprese video della città dall’alto realizzate in notturna da un drone - e di migliorare la qualità dell’illuminazione, incrementando il senso di comfort e sicurezza nei cittadini e nei turisti.
Le luci LED, intorno ai 30 watt di consumo, hanno sostituito lampade che variavano dai 70 ai 125 watt con un risparmio energetico circa del 50% - 75%. L’abbattimento dei consumi ha reso inoltre l’aumento recente dei costi legati all’energia meno impattante. La soluzione ha permesso di pesare meno sull’ambiente anche grazie all’utilizzo di materiali 100% riciclabili ed estremamente duraturi. Infine, grazie al lavoro di co-design che ha permesso di rispettare quanto di preesistente conservato e valorizzare l’ambiente circostante, il nuovo sistema è risultato gradevole e si è perfettamente inserito nel contesto urbano. Ne è prova il riscontro molto positivo da parte della cittadinanza.
Zone Transition
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“Guardare le immagini video di Vieste dall’alto in notturna - ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici, Mariella Pecorelli - mi ha dato contezza dell’ottimo lavoro di efficientamento svolto. L’inquinamento luminoso è stato ampiamente abbattuto”.