Prima l’incredulità, poi lo spavento, seguito dall’ingegno e infine la rabbia. Sono i sentimenti che hanno pervaso nel giro di pochi minuti un cittadino di Volturino emigrato in Abruzzo che domenica scorsa era tornato nel borgo per unirsi alla grande festa patronale della Madonna della Serritella. Ma dal giubilo è passato subito all’inquietudine, perché dopo l’arrivo nel tardo pomeriggio della statua alla Chiesa Madre dall’omonimo santuario, aveva pensato di portare un fiore a un parente al cimitero.
Quando è arrivato sul posto, nonostante fossero già le 19, il cancello era ancora aperto, per cui è entrato ritenendo che si potesse ancora accedere oltre l’orario consentito.
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Solo quando ha cercato di uscire dopo una mezzora, si è accorto che la struttura era stata chiusa e lui era rimasto dentro, peraltro sprovvisto di telefonino che aveva lasciato a casa.
La situazione si andava facendo preoccupante, perché stava arrivando l’oscurità e il camposanto non è proprio a ridosso del borgo, per cui sarebbe stato difficile attirare l’attenzione di qualcuno in transito in zona.
L’uomo, a quel punto, si è ingegnato, utilizzando un cassonetto dei rifiuti, posto a base della recinzione di una zona retrostante in cui l’altezza era più bassa, ed è quindi riuscito a saltare fuori.
Zone Transition
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“Mi sono preso un bello spavento – ha raccontato - ma non credo sia normale lasciare una persona dentro, senza controllare che tutti siano usciti. Il Sindaco Francesco Di Pasqua non ha mostrato grande interesse per l’episodio, mentre posso dire di aver ricevuto le scuse dai dipendenti del Comune”.