L’ennesima operazione a Foggia contro l’abusivismo a fini abitativi si è verificata ieri mattina in via Lussemburgo, nel quartiere Macchia Gialla, in due case popolari al quarto e al quinto piano di una palazzina di proprietà di Arca Capitanata, l’ente regionale titolare dell’edilizia residenziale pubblica. Le famiglie interessate dallo sgombero, secondo quanto riferito da alcuni residenti, sarebbero Schittulli (di cui sarebbe rimasta solo la moglie vedova) e Tizzano (quest'ultima legata ad uno dei clan della Società foggiana). Tra gli sgomberati ci sarebbero anche soggetti molto giovani, forse minori.
Le famiglie risiederebbero da anni in quegli appartamenti senza averne diritto. La prima avrebbe occupato tranchant, 20 anni fa, una casa assegnata ad un'altra famiglia; la seconda, 10 anni fa, avrebbe acquistato illecitamente l'appartamento dai suoi legittimi assegnatari. Gli appartamenti andranno a nuovi assegnatari in regolare lista d'attesa, tra cui dovrebbe esserci anche un disabile.
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Lo sgombero, invece, dovrebbe aver interessato - secondo quanto riferito a l’Attacco, sul posto, dall’impresa di traslochi coinvolta nell’operazione - anche un altro appartamento occupato anch’esso da abusivi in zona Macchia Gialla, di cui in quel momento non è stato dato sapere alcuna anticipazione, per non compromettere la sortita dell’ulteriore blitz.
In via Lussemburgo 25, ieri mattina, erano presenti per l’operazione antiabusivismo diversi mezzi e uomini di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia locale, Vigili del fuoco e 118. Non si sono registrati particolari atti di intemperanza da parte degli sgomberati.
Un altro atto importante per ristabilire la legalità in una città dove abusivismo e emergenza abitativa sono piaghe che sembrano non avere mai fine.
Soddisfazione è stata espressa dal ministro dell’interno Matteo Piantedosi: “Le operazioni di sgombero, avviate questa mattina (ieri, ndr) a Napoli e a Foggia, di alcuni alloggi abusivamente occupati da nuclei familiari riconducibili a contesti di criminalità organizzata sono la chiara testimonianza dell’attenzione costante e concreta di tutte le Istituzioni alla richiesta forte di ripristino della legalità proveniente da quelle comunità locali. È fondamentale proseguire con determinazione nell’attuazione di una precisa azione di contrasto alle pericolose forme di radicamento dei sodalizi criminali che si basa su una intensa attività sui territori da parte di magistratura e forze di polizia”, ha concluso il titolare del Viminale.
“Le operazioni di sgombero continueranno anche nei prossimi giorni secondo la programmazione definita al tavolo prefettizio”, fa sapere la Prefettura. E difatti sono 4 gli affidamenti da parte di Palazzo di città ad altrettante imprese per supportare la Polizia locale in operazioni di sgombero, a conferma che altri blitz sono in programma.
Un anno e mezzo fa assurse a notizia di stampa il caso della famiglia Di Gaetano, costretta ad abitare per 18 anni in una baracca, considerata altrettanto abusiva, in via De Petra nei pressi del Coni di Foggia, nonostante fosse stata assegnata loro una casa popolare nel 2002 proprio in via Lussemburgo. Al giorno della consegna però, la famiglia – che all’epoca dei fatti constava di 7 unità – si ritrovò la casa occupata da un gruppo di abusivi, senza che questi ultimi, per lunghi anni, siano stati mai sgomberati a causa, pare, di un rimpallo di responsabilità tra Arca Capitanata e Comune di Foggia. Nel 2004 alla famiglia Di Gaetano fu offerta un’altra soluzione che contemplava la firma di rinuncia dell’alloggio di via Lussemburgo, ma i Di Gaetano si rifiutarono di firmare per non perdere i diritti acquisiti. Non è ancora chiaro se la storia della famiglia Di Gaetano si intrecci con l’occupazione abusiva della famiglia Schittulli sgomberata ieri, ma ricostruirebbero un puzzle che parla in tal senso gli elementi documentati ieri mattina da l’Attacco attraverso il racconto di un residente (regolarmente assegnatario di casa popolare) che abita proprio nella palazzina in zona Macchia Gialla interessata dallo sgombero dei due appartamenti. Il blitz di ieri ha fatto seguito ad un altro, registratosi qualche giorno fa, il 22 novembre scorso, in via Vito Raffa al rione Candelaro, quando sono state sgomberate 4 famiglie abusive da altrettanti appartamenti di Arca Capitanata. Anche in quel caso tra gli occupanti sine titulo figuravano elementi delle batterie mafiose foggiane, in particolare della famiglia Lanza.
In tale circostanza molto più numerose sono state le volanti e le camionette, nonché circa un centinaio di unità, tra Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia locale, Guardia di finanza, Vigili del fuoco e 118 schierati per quel blitz scattato all’alba. Il massiccio dispiegamento di forze dell’ordine ¬- nell’operazione coordinata dalla Prefettura in sinergia con la Dda di Bari e la Procura di Foggia, insieme alla gestione commissariale del Comune – aveva letteralmente perimetrato la strada interessata dallo sgombero. Quell’occupazione abusiva durava da oltre 10 anni e sarebbe stata segnata, nel corso del tempo, da diverse azioni giudiziarie presentate dagli occupanti contro le precedenti ipotesi di sgombero.
Il 9 novembre scorso era stato messo a segno, allora, un ulteriore sgombero, sempre alla periferia di Foggia. In quella circostanza fu interessata dallo “sfratto” una famiglia che si era sistemata in locali attigui all'Ente Fiera.
Zone Transition
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Mentre a luglio del 2021 avvenne lo sgombero per gli abusivi che dal 5 marzo occupavano gli appartamenti, nuovi di zecca, del palazzo di Meridiana srl su Corso del Mezzogiorno. La Polizia municipale e i Carabinieri si recarono sul posto per liberare quattro degli otto alloggi che l’impresa stava per consegnare al Comune per l’emergenza abitativa.