Nella tarda serata di ieri, la Corte d’Appello di Bari ha assolto i due infermieri dell’ospedale di Cerignola che erano stati arrestati nel 2009 per violenza sessuale nei confronti di una donna all’interno del nosocomio ofantino.
Accolte integralmente le richieste dei difensori – gli avvocati Giuseppe Casale, Raffaele Casale e Rosario Marino - che avevano evidenziato come le dichiarazioni della giovane donna non fossero assolutamente attendibili perché “tra l’altro non era possibile che avesse subito più violenze in momenti diversi senza chiamare aiuto in un ospedale affollato come uno stadio”.
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Secondo la tesi dell’accusa i due, uno di San Severo e uno di Cerignola, avrebbero costretto la donna a subire ripetutamente atti di libidine. I due imputati erano stati condannati sia in primo, che in secondo grado perché i giudici avevano ritenuto credibile il racconto della vittima.
Seguiva però un primo annullamento della Cassazione. Poi di nuovo una condanna da parte della Corte d’appello.
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Ma la Cassazione ha annullato per la seconda volta ordinando di rifare il processo.
Ieri la Corte barese ha assolto entrambi gli imputati perché il fatto non sussiste, mettendo fine a questa odissea giudiziaria durata 12 anni.