Non è difficile pensare che avesse intenzione di festeggiare adeguatamente un risultato straordinario ottenuto poco prima alla Questura di Foggia da dove stava tornando sicuramente compiaciuto, perché aveva in tasca il permesso di soggiorno che gli avrebbe permesso di essere più sereno nello svolgimento dell’attività di bracciante agricolo che svolgeva da circa un anno nelle campagne intorno a Lucera. Ma al casolare diroccato in cui abitava assieme ad altri compagni africani, all’inizio della SP.109 per San Severo, non ci è mai arrivato nel pomeriggio di esattamente sette giorni fa, perché è stato travolto da un’auto in corsa, morendo sul colpo nei pressi di una delle rotatorie che fungono da svincolo per altre provinciali. Sono gli incroci delle strade che si intersecano con quelli della vita, e questo tipo di sovrapposizione è stato crudelmente letale per Idrisso Sarè, poco più che ventenne, nato in Ghana ma originario della Burkina Faso, il quale ha lasciato tutti i suoi sogni sull’asfalto di un’arteria che ha già fatto piangere tanti morti.
Il fatto è accaduto nel pomeriggio di martedì scorso, ma nessuna istituzione pubblica ha diffuso la notizia di questa ennesima disgrazia, riferita invece da chi ha avuto un ruolo più o meno attivo in tutto quello che è accaduto dopo, anche a distanza di pochi secondi dalla tragedia. Chi ha sentito il botto a breve distanza, ha poi raccontato di aver visto fuggire a tutta velocità un’auto di colore bianco, senza che finora sia stato possibile per i carabinieri che indagano sulla vicenda risalire all’identità del conducente che ha preso la direzione dell’Alto Tavoliere, fermandosi però chissà dove.
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
Un autostraportatore che si è trovato a passare nell’immediatezza ha avuto il coraggio e il riflesso di mettere il suo mezzo di traverso sulla carreggiata, bloccando di fatto il traffico ed evitando altri pericoli ai veicoli in transito e allo stesso giovane che era esanime a terra, confidando nell’efficacia e tempestività dei soccorsi. Ma quando è arrivata l’ambulanza del 118, i sanitari hanno potuto constatare solo il decesso, pur non essendo giunti a vuoto, perché è stato necessario intervenire su un’altra persona che era con Idrisso, a sua volta sbalzata nella cunetta e rimasta ferita in maniera seria, tuttora ricoverata al Policlinico Riuniti. Della seconda vittima di una vicenda non nuova a queste latitudini, però, non si conoscono ancora le generalità, solo che è ghanese ed è stata informata la famiglia, e forse è l’unica che potrebbe dare qualche elemento più preciso su cosa sia accaduto in quello che doveva essere un pomeriggio di un giorno di festa ma che in pochi secondi si è trasformato in un beffardo e incredibile dramma.
Gli altri uomini, tutti africani, che risiedono in quella abitazione di fortuna, nota e frequentata da molti residenti e lavoratori della zona dove operano anche altre realtà produttive e commerciali non solo legate all’agricoltura, sono stati comunque preziosi nel cercare di mettere in collegamento le autorità locali con i familiari del giovane che in Italia vivono a Torino e a Napoli, per il quale sono in corso le procedure previste in casi del genere, finalizzate all’eventuale rimpatrio della salma che è stata collocata all’obitorio di Foggia.
Zone Transition
Zone Transition
Non è la prima volta che si verificano situazioni del genere, l’ultima risale a settembre 2021, con il coinvolgimento di un altro cittadino extracomunitario che perse la vita dopo essere stato travolto da un veicolo in transito sulla Statale 17, all’altezza di Contrada Vaccarella, mentre stava raggiungendo con la bicicletta il suo posto di lavoro su un campo poco distante. Sei mesi prima, un maliano di 28 anni si suicidò in un’altra cascina adibita a ricovero di lavoratori agricoli.