Saranno stati, in tutto, circa 8 lunghissimi minuti durante i quali, le persone che, loro malgrado, si sono trovate ad assistere alla scena, hanno a gran voce incitato i militari a raggiungere ed acchiappare gli scellerati "piloti".
Via Aldo Moro, una delle principali arterie della città che, proseguendo nella sua lunghezza e prendendo diverse ulteriori denominazioni, definiscono un anello che racchiude il cuore del capoluogo dauno.
Una gazzella dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Lucera gira a bassa velocità, giusto il tempo da parte dei due militari di concentrare il loro sguardo su una vettura sospetta, con a bordo due persone che a prima vista non li convincono. Lampeggianti accesi, paletta estratta ed invito ad accostare il veicolo e a fermarsi. Il conducente dell'auto sospetta si accorge dell'autoradio ed, inottemperante all'invito, schiaccia il piede sull'acceleratore, dando vita ad un disperato tentativo di fuga. Ne vien fuori un inseguimento, lungo e pericoloso; i due a bordo della vettura inseguita danno vita, ad altissima velocità e percorrendo diverse strade, ad una serie di manovre incredibilmente pericolose; sorpassi ben oltre il limite, frenate all'ultimo istante, sgommate, serpentine strette tutto a folle velocità tutto in pieno pomeriggio tutto con le strade che brulicano di persone e vetture.
E' solo una fatalità che nessuno si sia fatto male, che non vi siano stati investimenti o incidenti.
I carabinieri non mollano di un centimetro rimanendo alle calcagna dei fuggitivi. Saranno stati, in tutto, circa 8 lunghissimi minuti durante i quali, le persone che, loro malgrado, si sono trovate ad assistere alla scena, hanno a gran voce incitato i militari a raggiungere ed acchiappare gli scellerati "piloti".
All'ennesima svolta fatta a velocità sconsiderata, dopo aver imboccato via Cesare Battisti e di lì via Boccaccio, la vettura in fuga perde aderenza e va a sbattere su un muricciolo che delimita il margine della strada con il cortile di un palazzo.
Repentinamente i due occupanti escono dall'abitacolo, capiscono che non c'è più margine di fuga; in un attimo i militari li hanno già bloccati, evitando di fare male a loro ed a sé stessi.
Passa solo qualche secondo e sul posto arrivano altri carabinieri. Ora sono in forze ed ora si può procedere a controllare con cura e perizia i soggetti fermati e la macchina; a seguito di tali operazioni verranno rinvenuti nella loro disponibilità e posti sotto sequestro un caricatore di pistola cal. 7.65 e una cinquantina di orologi nuovi di pacca ancora incelofanati.
Al termine delle attività i due prevenuti, identificati per soggetti ben noti alle Forze dell'Ordine, vengono tratti in arresto per resistenza a P.U. e deferiti in stato di libertà per l'illecito porto di parte di arma da fuoco e ricettazione; inoltre il conducente, risultato sprovvisto di patente, viene ulteriormente denunciato per guida senza patente (recidiva).
Nella mattinata odierna è stato celebrato il rito con il quale sono stati convalidati gli arresti e disposta l'applicazione nei confronti di entrambe dell'obbligo di presentazione alla PG.
Insomma tutto è bene quel che finisce bene, e, questa volta, la storia si può concludere con un lieto fine.