E' stata pubblicata la relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia (Dia) relativa al periodo gennaio-giugno 2021.
A Foggia, anche nel semestre di riferimento, si conferma come la società foggiana sia articolata in tre segmentazioni Moretti-Pellegrino-Lanza, Sinesi-Francavilla e Trisciuoglio-Prencipe-Tolonese, tutte dotate di margini di autonomia decisionale e operativa ma facenti capo a un nucleo direttivo costituito dalle figure di vertice delle singole batterie.
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La sinergia tra i clan sarebbe funzionale alla pianificazione e gestione delle attività illecite nonché alla condivisione degli interessi economico-criminali che consentono di governare la complessità del processo espansionistico partendo da un comune epicentro fondante che si espande sempre più verso l’esterno.
Capaci di stabilire interconnessioni al loro interno attraverso l’adozione di modelli tendenzialmente federali e al passo con la modernità le tre batterie mafiose sono in grado di influenzare le dinamiche criminali nelle altre aree della provincia (Gargano e Alto Tavoliere) estendendosi in altre regioni come l’Emilia Romagna, il Molise e l’Abruzzo.
Una possibile condizione di stallo fra le articolazioni criminali in conseguenza delle recenti attività di contrasto non consente di escludere una presumibile spinta di riassetto finalizzata a stabilire nuove gerarchie ed equilibri. Protagonista della settima guerra di mafia, combattuta a Foggia contro il clan facente capo ai Sinesi-Francavilla, la batteria Moretti-Pellegrino-Lanza, dotata di pervicace forza e carisma criminale, estenderebbe la propria influenza mafiosa nell’Alto Tavoliere grazie all’appoggio del sodalizio La Piccirella–Testa nell’area garganica, in virtù dei collegamenti con il clan ex Romito con il quale si è schierata militarmente nella faida contro i Li Bergolis e, nel basso Tavoliere, con il gruppo Gaeta di Orta Nova.
Il clan Sinesi-Francavilla è tradizionalmente collegato ai cd. Montanari dell’area garganica, in particolare al clan Li Bergolis, e ai Nardino di San Severo. Opera prevalentemente nel capoluogo di provincia ed è attivo nelle estorsioni, nei traffici di stupefacenti, usura, riciclaggio nonché nel gioco illegale.
Già la citata operazione “Grande Carro” del 2020, concentrandosi sulle dinamiche criminali dell’articolazione Delli Carri, costola della “macrostruttura mafiosa” Sinesi-Francavilla, aveva delineato il tenace sistema di infiltrazioni nel circuito legale produttivo attraverso traffici lucrativi che rafforzavano la filiera agroalimentare e il suo complesso di interessi economici. Proprio da quel contesto investigativo sarebbero maturati gli esiti informativi che hanno portato all’adozione di alcuni provvedimenti interdittivi antimafia nei confronti di società attive nel settore agrario, industriale, commerciale e turistico.
Zone Transition
Zone Transition
La batteria dei Trisciuoglio-Prencipe-Tolonese, apertamente schierata in favore dei Moretti-Pellegrino-Lanza, ha infine sviluppato sinergie con elementi mafiosi della provincia, in particolare con il clan Romito operante a Manfredonia e con elementi della criminalità di Orta Nova.