Dopo l’intervento sulla ‘Quarta mafia’ in diretta radiofonica e web con Forrest, trasmissione in onda su Radio1 Rai, della
vicedirettrice de l’Attacco, Lucia Piemontese, tornano ad accendersi i riflettori dei media nazionali sulla realtà che quotidianamente queste colonne raccontano e portano all’attenzione dell’opinione pubblica.
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Stavolta è il sito web di Sky Tg24 che ha pubblicato un articolo dal titolo ‘Mafia foggiana, cosa sappiamo sull'organizzazione criminale più sottovalutata in Italia’.
Qui di seguito, alcuni stralci di ciò che è possibile leggere qui nella sua forma estesa.
La Quarta Mafia è la meno raccontata e conosciuta tra le organizzazioni criminali del nostro Paese. Una sottovalutazione assolutamente ingiustificata che ne ha favorito la crescita. La fotografa molto bene, nel 2020, la relazione semestrale della Direzione Distrettuale Antimafia, un documento sempre attuale, una sorta di guida attraverso luoghi, protagonisti e interessi criminali.
Zone Transition
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La DIA, nella sua relazione, ne individua 3 articolazioni principali: la società foggiana, la mafia garganica e la malavita cerignolana. La prima si muove prevalentemente nella città di Foggia con le sue tre “batterie”: Moretti-Pellegrino-Lanza, Sinesi-Francavilla e Trisciuoglio-Prencipe-Tolonese. Le cronache locali raccontano di guerre spietate a colpi di morti ammazzati, ma anche di lunghe tregue, funzionali alla pianificazione degli spazi di influenza per quelli che sono gli affari delle famiglie: racket delle estorsioni, usura, riciclaggio, gioco d’azzardo e droga. Il Gargano invece è la terra dei “Montanari”, passati dall’abigeato al traffico di droga (fatta arrivare dall’Albania o coltivata in loco), senza però perdere la loro “primitiva” spietatezza.