La notizia è trapelata dagli ambienti ecclesiastici solo il 29 dicembre. Un guanto appartenuto a padre Pio da Pietrelcina, certificato da padre Gerardo Di Flumeri da Deliceto, confratello del Santo e già vice postulatore della causa di Beatificazione del cappuccino, è stato rubato.
Ignoti hanno sottratto la preziosa reliquia che faceva miracoli di guarigione perché poggiato sulla testa delle persone che si recavano dalle suore dell'Immacolata di Santa Chiara, a pochi metri dal Santuario del primo e unico sacerdote stimmatizzato della Chiesa Cattolica.
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Il luogo è molto frequentato per l'acqua miracolosa che sgorga da un ambiente del convento delle suore presenti e testimoni di un fatto soprannaturale avvenuto negli anni '90: un vetro rotto sotto gli occhi di vari testimoni - di cui sei suore più un laico - si ricompose durante un grande bagliore.
Il caso fu materia di indagine proprio da parte di padre Gerardo, che per conto dei Cappuccini di padre Pio ordinò l'analisi scientifica del vetro. Ebbene, dopo l'analisi il responso fu più strabiliante del fatto: il vetro era composto da un materiale sconosciuto alla scienza moderna. Da quel fatto migliaia di persone si recano in quel luogo miracoloso e ottengono grazie, conversioni e veri e propri miracoli.
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Don Giuseppe Saldutto, già vicepresidente dell'associazione Pro Padre Pio - l'Uomo della Sofferenza di Torino, a seguito del furto sacrilego ha deciso di inviare ai responsabili del fatto una preghiera, ovvero restituire alle suore il guanto di padre Pio dietro il versamento di 5mila euro nel caso in cui chi ha rubato la reliquia si autodenunci all'autorità giudiziaria.
Immagine di repertorio