Ancora un intervento dei poliziotti penitenziari in servizio presso il carcere di San Severo che, questa mattina nell’effettuare il sistematico controllo dei reparti all’interno del muro di cinta, in prossimità
degli spazi adibiti a passeggi hanno rinvenuto 2 palline per un totale di circa 8 grammi di sostanza stupefacente (probabilmente hashish).
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Il ritrovamento odierno fa il paio con un altro avvenuto nell’ultimo mese, “e la dice sulla volontà dei detenuti ristretti all’interno del carcere di San Severo di rispettare le leggi ed i regolamenti che vietano l’introduzione di sostanze stupefacenti”.
“Se i detenuti richiedono la droga dall’esterno che è vietata - scrive il segretario nazionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Federico Pilagatti -, come si può pensare che abbiano una vera volontà di mettere la testa a posto e tornare a far parte della società?”.
“Proprio per questo - continua - è frenetica l’attività che viene svolta dal personale di San Severo per risalire ai responsabili di tale azione, nonché a chi fosse destinata la sostanza stupefacente”.
La segreteria regionale del SAPPE “non può che esprimere vivo compiacimento per questa ennesima operazione svolta dai poliziotti penitenziari in servizio a San Severo tesa a prevenire l’introduzione di materiale proibito all’interno del carcere che, potrebbe avere poi conseguenze negative sulla cittadinanza come accaduto in altri penitenziari”.
“È confortante e rassicurante per la comunità che dei lavoratori come quelli di San Severo costretti a carichi di lavoro massacranti, non perdono la lucidità e la serenità necessaria per far fronte con la dovuta professionalità, a tutte quelle situazioni che possono mettere in difficoltà o in pericolo la sicurezza del carcere. Tale livello di preparazione e responsabilità raggiunta dai poliziotti penitenziari in servizio presso il carcere di San Severo, non può però bastare a rendere il penitenziario più sicuro, poiché le problematiche sono tante a partire dalla carenza dell’organico dei poliziotti che sono costretti a carichi di lavoro intenso con più posti di servizio da gestire, e che per la maggior parte non è neanche stabilizzato”.
Zone Transition
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Proprio per questo il SAPPE “invita i ministro della Giustizia ed i vertici del DAP a rivedere l’organico del carcere di San Severo”.