Tre minuti per far saltare un bancomat in Toscana, in manette "trasfertisti" della provincia di Foggia

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Erano specializzati nel far saltare in aria i bancomat. Dalla Puglia erano arrivati in Toscana, ma dopo aver messo a segno alcuni colpi a Firenze sono stati fermati in provincia di Arezzo dalla Polizia Stradale che ha contribuito a sgominare una banda dedita a furti.

I componenti del sodalizio erano tre “trasfertisti” che sono stati fermati dopo un colpo fallito alle Poste di Cerbaia (Firenze). Sono accusati di aver fatto saltare in aria uno sportello bancomat di via Pistoiese, a Firenze, circa un mese fa. In quell'occasione trafugarono i contanti contenuti nello sportello.

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I componenti della banda sono originari della provincia di Foggia: si tratta di un uomo di 37 anni, suo nipote di appena 22 (di Orta Nova) e un terzo complice di 36 anni (di Stornara). La banda è finita in carcere in Puglia, dove aveva fatto ritorno in seguito alle ultime scorribande.

Le indagini sono iniziate dopo l’esplosione del bancomat della filiale fiorentina del Monte dei Paschi di Siena di via Pistoiese, avvenuta la notte del 27 ottobre scorso. In quella, come emerso dalle telecamere di videosorveglianza, due uomini travisati con passamontagna, utilizzando un involucro di metallo a forma di T contente esplosivo, la cosiddetta “marmotta”, introdotta all’interno dello sportello Atm, lo fecero esplodere, asportando tutto il denaro contenuto, ammontante a diverse decine di migliaia di euro.

Le indagini, anche grazie alle telecamere, alla lettura delle targhe dei veicoli, alle verifiche sulle persone alloggiate nelle strutture ricettive della zona, hanno consentito di accertare che i responsabili del fatto erano giunti in trasferta a Firenze con un’autovettura “pulita”, presa a noleggio, alloggiando temporaneamente in un bed&breakfast.

I tre poi avevano poi effettuato numerosi sopralluoghi delle aree da colpire e delle relative vie di fuga da utilizzare a seguito del furto. Poi, poche ore prima dell’assalto, avevano rubato in zona un’auto con cui avevano raggiunto il bancomat, al fine di non essere individuati.

In meno di tre minuti i tre, inserito l’esplosivo all’interno della fessura dell’Atm e innescatolo tramite una miccia, erano riusciti a impadronirsi dei contanti presenti all’interno. Per eludere le ricerche delle pattuglie delle forze dell’ordine, avevano spento i propri telefoni cellulari per tutta la durata dell’azione e utilizzato strade secondarie per la fuga, abbandonando poi il veicolo rubato prima di ritornare in provincia di Foggia.

Lo stesso veicolo era stato infatti rinvenuto dagli operanti abbandonato nel comune di Signa (Firenze), con all’interno, una banconota da 20 euro con tracce di inchiostro antirapina del tipo utilizzato nei dispositivi bancomat.

Nel corso delle indagini veniva inoltre accertato che lo stesso gruppo si era reso responsabile anche del tentativo di furto tramite esplosione del dispositivo Atm dell’Ufficio Postale di San Casciano in Val di Pesa, località Cerbaia, posto in essere nella notte del 7 novembre scorso.

I tre soggetti, infatti, ricalcando il medesimo modus operandi, dopo una serie di sopralluoghi ad alcuni bancomat della provincia e dopo aver rubato un’autovettura Alfa Romeo Giulietta, con cui si erano recati presso la sede delle Poste Italiane della località Cerbaia di San Casciano Val di Pesa, hanno fatto deflagrare un sistema esplosivo uguale a quello adoperato per la filiale “Monte dei Paschi”, non riuscendo tuttavia ad asportare il contenuto della cassaforte e dovendo pertanto fuggire.

Per quest’ultimo episodio, grazie ai servizi preventivi di controllo del territorio predisposti e attuati dai carabinieri di Firenze, i fuggitivi sono stati rintracciati dalla Polizia stradale di Arezzo. Gli agenti li hanno fermati sull’autostrada A1, in provincia di Arezzo: perquisiti sono stati trovati in possesso di arnesi utilizzati per aprire lo sportello bancomat, parte di una miccia, passamontagna e numerose banconote ancora macchiate dall’inchiostro antirapina. Tanti elementi più che sufficienti per sottoporre i tre al fermo.

Tutte le evidenze investigative raccolte hanno consentito alla procura di Firenze di richiedere e ottenere l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre. Dovranno rispondere di furto e tentato furto aggravato ai danni di istituti bancari/postali, detenzione e porto in luogo pubblico di ordigni esplosivi e furto aggravato di autovetture.

Zone Transition

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Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a verificare l’eventuale coinvolgimento dei tre soggetti in altri analoghi episodi avvenuti in provincia di Firenze nell’ultimo periodo.

(fonte: arezzonotizie.it)

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