A Biccari concorrono due liste civiche, ma la contesa è soprattutto tra due aree ideologiche, sebbene con le fisiologiche sfumature che una comunità presenta: il centrodestra con Antonio Beatrice, ingegnere, il “prescelto” a capo della formazione Biccari più” che intende continuare l’opera amministrativa di Gianfilippo Mignogna. Quest’ultimo è il convitato di pietra della competizione, poiché sta per lasciare dopo 15 anni di mandato. Dal’altra parte c’è Costantino Soccio, funzionario Asl attuale consigliere di minoranza che si presenta con il gruppo denominato “Biccari per tutti” che aggrega praticamente il centrosinistra, tant’è vero che il diretto interessato non nasconde l’amicizia personale con i due maggiorenti del Partito Democratico in Capitanata. Raffaele Piemontese, vice presidente della Giunta regionale, e Pierpaolo D’Arienzo, segretario provinciale del Pd, erano al suo fianco domenica scorsa nel comizio di piazza in cui ha presentato il proprio programma elettorale.
“Molta gente mi ha chiesto di candidarmi – ha riferito Soccio a l’Attacco – e quindi ho promesso di essere il Sindaco del popolo, garantendo fedeltà alla gente e chiarezza nelle questioni amministrative. Non a caso, il nostro proposito principale è quello di riattivare una crescita di partecipazione collettiva, perché abbiamo visto che sono passati troppi anni senza un reale coinvolgimento della popolazione sulle scelte che hanno riguardato la comunità. Apriremo il Comune alla cittadinanza con proposte e idee, partendo da cosa non ci è piaciuto, cioè per esempio le eccessive spese legali che hanno determinato alcune criticità nel bilancio, magari da compensare con l’acquisizione di nuovi finanziamenti e con una riorganizzazione della macchina amministrativa. Cercheremo di fare maggiore attenzione alle contrade rurali, trascurate, isolate e senza servizi essenziali come acqua e pubblica illuminazione, e cercheremo di potenziare il settore della sicurezza con un nuovo impianto di videosorveglianza. Tuttavia il settore da affrontare in maniera primaria è quello delle attività produttive e della pianificazione territoriale: il Pip è stato praticamente abbandonato in questi anni, per cui sarà il caso di rivedere tutte le assegnazioni dei lotti e revocare eventualmente quelle non andate a buone fine, ma anche dotarsi finalmente di un Piano Urbanistico Generale che il Sindaco Mignogna ha revocato ormai 14 anni fa senza però rimediare alla carenza. E ne abbiamo bisogno. Tra i capisaldi ci saranno i servizi sociali e la vicinanza alle famiglie e ai deboli e fragili, magari partendo dall’implementazione delle dotazioni nel Poliambulatorio cittadino, carente di attività diagnostica e che si potrebbe risolvere con l’acquisizione di un ecografo. Questo sarebbe già un grandissimo passo avanti, assieme alla riapertura della palestra riabilitativa che risulta chiusa da moltissimo tempo. Abbiamo da dire anche sul turismo, per il quale i flussi sono innegabili specie in relazione al Parco Avventura ma caratterizzati da un ‘mordi e fuggi’ che lascia pochi benefici economici sul territorio. Non è vero che voglio chiudere o ridimensionare quella struttura, ma anzi creare presupposti perché ci siano anche altro intorno e soprattutto nel borgo”.
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La posizione di Antonio Beatrice è per certi aspetti speculare, sebbene parta da una posizione di vantaggio dl proprio status di consigliere di maggioranza, e quindi già dentro la macchina amministrativa. “E’ evidente che ci poniamo con un’azione politica di continuità rispetto agli ultimi 15 anni di governo di Gianfilippo Mignogna - ha confermato Beatrice a l’Attacco – anche se dell’attuale gruppo consiliare restiamo solo io e Gabriele Mansueto, mentre tutti gli altri sono candidati nuovi con i quali vogliamo introdurre idee e progetti con uno spirito positivo, aggiungendo qualcosa a quanto è stato fatto. Anche così si spiega il ‘più’ al nome della lista presentata. E’ il caso di evolvere dopo aver registrato un notevole cambiamento positivo da quando ci siamo insediati, e quindi vogliamo confermare il grande sostegno ai processi di creazione di flussi di turismo montano, ma coinvolgendo maggiormente il paese con forme di trekking urbano, senza contare che sta per arrivare la nuova attrazione del Fun Bob direttamente nel bosco. L’accoglienza resta al centro delle nostre attività, e del resto lo abbiamo già dimostrato con il progetto di ‘Argentina per il mondo’ con cui stiamo esplorando il turismo radici e creato un percorso di grande rilievo che il ministero degli Esteri ci ha riconosciuto come modello replicabile altrove, così come il progetto da continuare del Servizio di Accoglienza Integrata. Nella nostra formazione ci sono esperti in agricoltura che si occuperano proprio dei temi cari alle tantissime aziende del settore, così come cercheremo di abbassare i tributi con il passaggio alla tariffa puntuale nella gestione dei rifiuti. Tuttavia l’obiettivo principale sarà urbanistico, con la riqualificazione di Piazza Matteotti, il centro del nostro borgo, e soprattutto riprendere il processo di realizzazione del Pug, in sostituzione del Piano Regolatore Generale che ormai ha 40 anni. Nei primi 100 giorni della nostra Amministrazione, o comunque entro fine anno, contiamo di adottare il Documento Programmatico Preliminare del quale abbiamo già una bozza dopo aver costituito l’Ufficio di Piano, per poi approvare definitivamente uno strumento che ci serve assolutamente, per meglio pianificare lo sviluppo economico e produttivo della nostra comunità”.