Tra pochi giorni saranno passati sei mesi da quel 22 novembre 2021 in cui Gianni Rotice si recò presso l’Ufficio Elettorale per ricevere la proclamazione a Sindaco di Manfredonia. Un lasso di tempo relativamente breve, rispetto alla vita naturale di un’Amministrazione comunale,
tuttavia un arco temporale che sta già segnando gli equilibri della coalizione di maggioranza.
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La pentola inizia a ribollire di vapore e sta saltando il coperchio. La pazienza della lista civica E885 Manfredonia Ri-nasce è terminata e l’obiettivo è chi avrebbe dovuto rappresentare il gruppo in seno al governo cittadino: l’attuale assessora all’Urbanistica, Anna Trotta.
Non sono bastate le rassicurazioni verbali ricevute da Rotice, piuttosto i rappresentanti della civica hanno proseguito le loro rimostranze, evidentemente inascoltate da parte dell’assessora, mettendole per iscritto in una comunicazione inviata al primo cittadino, che l’Attacco ha potuto vedere.
Premettono di non avere “nulla da eccepire sul percorso che questa amministrazione ha intrapreso dal suo insediamento”, piuttosto si sentono esclusi di fatto “dall’azione amministrativa del governo cittadino”. Il motivo risiede nell’osservazione che “il nostro assessore l’ing. Anna Trotta ha deciso di non rendere partecipe il gruppo che lo ha designato nella sua giunta”, inoltre “lo stesso neo nominato coordinatore delle liste civiche Gino Fabiano, si è rivelato completamente assente nella condivisione del percorso politico affrontato dall’Amministrazione”. Da qui, la richiesta al Sindaco di “rimuovere l’incarico assessorile all’ing. Anna Trotta, dando la possibilità al nostro gruppo di nominare un nuovo nome, professionale che risponda ai canoni di serietà e legalità”.
Nei corridoi di Palazzo San Domenico la notizia non era nota, anzi è inaspettata. Le voci riferiscono di una compagine assessorile piuttosto ben affiatata e di un clima sereno che, eccetto per qualche uscita sopra le righe di qualcuno, vige tra il Sindaco e gli assessori.
Il problema, infatti, è tra un assessora e il gruppo che rappresenta: Leonardo Taronna, ex consigliere comunale di Forza Italia, passato alla Lega sul fronte di Andrea Caroppo, infine coordinatore della civica; Antonio Marinaro, che era stato co-coordinatore per qualche mese dei Popolari con Emiliano; Mario Totaro, ex consigliere comunale della civica riccardiana Il bello viene ora; Cosimo D’Ambrosio, fratello del più noto ex assessore e consigliere comunale del PD Damiano D’Ambrosio; Feliciano Ciociola, mai cimentatosi in ambito politico e il suo nome è invece legato all’azienda famigliare Silac, oltre che ad una propria catena di supermercati.
Sono loro, chi più e chi (un po') meno, ad aver sfiduciato Anna Trotta. E con l’espressa richiesta avanzata a Rotice devono mettere in conto di avere già un nome femminile per la sostituzione. La parità di genere deve essere sempre rispettata in Giunta e l’unica altra soluzione, se E885 non avesse donne da indicare, resta quella del rimpasto.
Si tratta di un’ipotesi che, in questo momento, appare lontana. Non impossibile, però.
I mal di pancia stanno iniziando a farsi sentire e c’è chi presagisce che la richiesta di sostituire l’assessora Trotta sia “solo un antipasto”.
Chi rischierebbe? Difficile pensare agli assessori che sono sotto l’ala protettrice di Giandiego Gatta, padre nobile del governo cittadino: il vicesindaco Giuseppe Basta, come anche gli assessori Antonio Vitulano e Antonia Lauriola. Difficile anche immaginare che l’assessore ritenuto più riottoso, Angelo Salvemini, venga immolato da Rotice. Ma qualche correzione in corsa arriverà.
Zone Transition
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A proposito del citato assessore ai Lavori pubblici, indubbiamente si sta distinguendo per il carattere coriaceo che aveva già mostrato nella precedente esperienza da consigliere comunale. Non ci sono state comunicazioni ufficiali, ma l’Attacco sa che Salvemini ha rimesso la delega ai Grandi Eventi che gli era stata affidata.
Lo smacco maggiore è la scelta operata per il prossimo Carnevale estivo: sarà il Sindaco, di concerto con la dirigente comunale Maria Sipontina Ciuffreda, a gestire l’organizzazione. Una decisione che ha delegittimato la delega assessorile che deteneva, perciò Salvemini l’ha rimessa tra le mani di Rotice. Restano in capo a lui le precedenti. E resta saldo al suo posto, comunque.
Il più suffragato alle ultime elezioni amministrative, eletto nella civica del futuro Sindaco, Strada Facendo, non può temere scossoni a suo danno. Sono altri che adesso iniziano a sentirsi (più che mai) sotto esame.