How to resolve AdBlock issue? 
Prime ripercussioni nella Lega pugliese, dopo che le urne del 25 settembre scorso hanno collocato il partito di Matteo Salvini sotto la soglia psicologica del risultato a doppia cifra. Per quello che negli scorsi anni era stato il primo partito del centrodestra è stato un tracollo fermarsi al 9% a livello nazionale. In Puglia il Carroccio è arrivato terzo nel centrodestra col 5,28%.
Nella Capitanata buen retiro di mister Papeete Massimo Casanova, l’europarlamentare amico fraterno di Salvini, è stata fallimentare la candidatura del consigliere regionale Joseph Splendido, dopo il siluramento del foggiano segretario dell’ente Fiera Raimondo Ursitti sostenuto dall’intero gruppo provinciale. Una vicenda che ha avvelenato il rapporto tra partito di Capitanata e partito pugliese, senza peraltro che sia servito alla causa visto che un amareggiatissimo Splendido è rimasto fuori anche stavolta, per la seconda volta dopo aver sfiorato l’elezione nel 2018. A Foggia città la Lega ha incassato appena il 5,56% contro il 45,60% del M5S, il 13,07% del Pd, il 18,87% di FdI e il 6,25% di Forza Italia.
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
E’ in questa situazione che la Lega di Foggia arriva al suo primo congresso cittadino. La scorsa settimana, a sorpresa, il segretario regionale e neosenatore Roberto Marti lo ha convocato per venerdì 28 ottobre, alle ore 19.00. L’unica altra città di Capitanata in cui è stato convocato il congresso, sempre venerdì ma alle ore 17.00, è la Vico del Gargano del segretario provinciale Daniele Cusmai, dove sarà rieletto l’uscente Carlo Monaco. Una mossa inattesa, non anticipata al segretario foggiano Antonio Vigiano, che si ricandida. E tale silenzio conferma che il rapporto con Bari continua a essere critico. Fino a ieri non erano giunte a Bari altre candidature, ma c’è chi conosce le velleità di Silvano Contini (ex vicesegretario provinciale, leghista storico e oggi responsabile dell’organizzazione), legato a Splendido, e fino all’ultimo sta alla finestra per capire se spunterà anche la sua.
In Capitanata ci sono 30 soci ordinari militanti, 20 dei quali votano al congresso foggiano mentre gli altri 10 sono garganici che si esprimeranno in quello di Vico. Peraltro, dei votanti del congresso foggiano solo 7 persone sono del capoluogo: Vigiano, Ursitti, Splendido, Contini, Luigi Miranda, Alfonso Carella, Maria Morelli. All’assemblea congressuale parteciperanno Marti e l’ufficio di presidenza del congresso.
“Non so se ci saranno altre candidature, riteniamo di essere una squadra a Foggia”, commenta a l’Attacco l’uscente Vigiano. “La volontà di ricandidarmi nasce dall’opportunità data dal congresso affinché il segretario cittadino sia legittimato a operare di una certa maniera sul territorio. Fino a quando si ha una nomina fiduciaria non si gode mai di una libertà di azione tale da permettere di fare scelte territoriali proprie. Il congresso è un'opportunità di crescita, chi viene eletto ci mette faccia e responsabilità. Alcune scelte finora – come nel caso dell'ingresso dell’ex sindaco Franco Landella - sono state fatte in maniera avulsa dal segretario cittadino. Ci dev'essere un recupero del rapporto col partito regionale, peraltro le scelte fatte alle politiche alla fine non hanno premiato. Si è parlato di un diktat di Salvini rispetto ai consiglieri regionali candidati ma in realtà quel diktat è stato applicato a corrente alternata ed è valso a Foggia, non altrove. Confido nella stagione congressuale che potrebbe portare a un rapporto e a un’interlocuzione migliori con Bari. Sia chiaro: il rapporto con la segreteria regionale non si è inclinato per via della candidatura di Splendido, che è sempre un amico, ma perché non è stata rispettata l'autonomia decisionale dei territori”.
Sul dato emerso dalle elezioni politiche Vigiano è netto: “Ritengo che, per quella che è stata l'azione della Lega, siano stati numeri anche soddisfacenti. Mi attendevo una debacle peggiore. Non sono dell'idea che si debba nascondere la polvere sotto il tappeto. Avevamo situazioni irrisolte, come il caso di Landella rispetto al quale il partito né prese le distanze né intervenne in sua difesa. Queste titubanze sono errori che si pagano nelle urne. Il risultato delle elezioni politiche può rappresentare un punto di partenza perché il partito possa riprendersi. Ora spetta a noi lavorare per avere credibilità. Finora il partito pugliese è stato un carro dei vincitori, che ha visto tanti arrivare nei momenti in cui i numeri erano elevati per poi andare via. Ci serve una classe dirigente ben identificata”. Il congresso arriva a un anno dalle elezioni comunali foggiane, che verosimilmente si terranno a novembre 2023. “Infatti, il congresso è importantissimo anche in previsione delle comunali, che per noi devono rappresentare un'occasione di riscatto dopo quanto avvenuto al Comune di Foggia. La Lega, fino all’ingresso di Landella, aveva seguito a Foggia un percorso virtuoso, fatto di lealtà e coerenza. Ricordo oggi all'opinione pubblica che Landella è stato solo un anno in Lega, davvero di passaggio, dopo 2 decenni in Forza Italia. Lo dico a prescindere dalle sue eventuali responsabilità. Tra l'altro la Lega aveva individuato inizialmente un altro candidato sindaco, che era Miranda. Da parecchio tempo Landella non ha rapporti col nostro partito, al netto dell’intervento fatto per ragioni di amicizia da Salvini a Foggia”.
Zone Transition
Zone Transition
Il confronto con gli altri partiti del centrodestra non è ancora partito. “Sono stati da me contattati più volte, ci siamo parlati ma finora si è pensato soprattutto alle elezioni politiche e, adesso, a quelle provinciali. Ora, peraltro, c'è il tema della proroga per altri 6 mesi del mandato dei commissari straordinari. Detto questo, credo che i tempi siano maturi per mettere su una proposta credibile e convincente per le comunali foggiane. Dobbiamo sfruttare la scia positiva del Governo nazionale e delle politiche. Serve un programma credibile che venga prima della scelta del candidato sindaco”. Il centrodestra saprà ripartire a Foggia da liste e logiche rinnovate? “Credo che la premessa di tutti sia ripartire su nuove basi, siamo d'accordo su questo punto di partenza. Spero e credo che si voglia continuare su questa linea di condotta espressa già tempo fa nello schieramento, anche facendo a meno di consensi catalizzati su alcune persone. Nel 2019 alcuni nostri eletti non erano espressione del partito. Oggi vedo tutti in ritardo nella creazione di una classe dirigente nuova e noto un silenzio era parte di tutti. E’ ciò che ho lamentato nel mio partito dopo quello che è successo a Foggia. C'è bisogno di creare una nuova classe dirigente, che non vuol dire buttare il bambino con l'acqua sporca bensì unire le energie positive che esistono a gente nuova e con rinnovate idee e logiche”.
