Tra gli ordini del giorno del Consiglio Comunale di oggi a Cerignola vi è anche la “surroga” del consigliere uscente Franco Metta. Al suo posto subentrerà Pasquale Morra. Una mossa che può essere letta secondo diverse sfumature e sfaccettature. “Forse ha anche anticipato i tempi in previsione della pronuncia di incandidabilità
– è la riflessione fatta dal consigliere comunale Tommaso Sgarro –, un passo di lato probabilmente per esigenza. Penso sia arrivato il momento di chiudere con l’era del mettismo, resteranno per ora le sue trasmissioni”.
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“Credo ci sia l’esigenza di far entrare in Consiglio Comunale un altro esponente del Movimento più motivato – ha affermato a l’Attacco un esponente politico di centrodestra –, perché Pasquale Morra può iniziare un percorso, tra l'altro è una persona che ha già rivestito cariche istituzionali. È una decisione che ci può stare, non vedo dietrologie. Sicuramente Metta non sparirà dall’oggi al domani, ma molto probabilmente sono venute meno delle motivazioni oltre al fatto che ci vuole serenità, freschezza per fare politica a tempo pieno”.
“La decisione presa da Franco Metta è in perfetta continuità con quanto il Movimento si era proposto”, ha ribadito a l’Attacco Paolo Vitullo, spazzando via – dal suo punto di vista – ogni dubbio. “Sapevamo già da ottobre che l'ex Sindaco avrebbe partecipato a non più di due o tre Consigli Comunali, era concordato. Lui, addirittura, si sarebbe dimesso dal primo giorno, poi insieme abbiamo deciso di partecipare alle prime riunioni e quindi era nell’ordine delle iniziative. Pasquale Morra ha sempre assistito a tutte le nostre riunioni, come se fosse già in Consiglio Comunale fin dall’inizio”.
Perché, dunque, questa decisione? “Una volta che Franco Metta non ha vinto le elezioni, si è spostato su un altro obiettivo – ha affermato Vitullo –: formare una classe dirigente e quindi quale migliore occasione se non lasciare il posto a un ragazzo che, anche se giovane, ha già fatto esperienza di tipo amministrativo coprendo l’incarico di assessore. Consigliere regionale? Non so come rispondere, posso solo dire di averlo visto sempre interessato alle questioni locali, è molto concentrato e il fatto che pubblichi giornalmente una striscia sui social e che ogni fine settimana faccia una trasmissione più lunga, dimostra che l'impegno non è mai venuto meno da circa 10 anni. Vedo un Franco Metta molto legato alla politica locale”.
Con l’uscita di scena dell’ex Sindaco, poi, il rischio è che il gruppo consiliare di Avanti Cerignola possa disgregarsi. “E’ una formazione molto eterogenea – ha commentato Sgarro –: Morra e Rino Pezzano provengono dalla sinistra, Vitullo dalla destra, Maria D'Onofrio invece non è collocabile in termini politici. Bisognerà capire cosa terrà insieme nel prossimo futuro tutti gli esponenti, con un passato differente e anche obiettivi personali diversi”.
Molto probabilmente Pezzano ritenterà l’esperienza regionale, Vitullo potrebbe ritornare nella casa madre, il centrodestra. “Per come è fluida in questo momento la politica, soprattutto rispetto ai gruppi civici che a lungo andare esauriscono la loro spinta se non hanno ruoli di primo ordine gli esponenti di solito iniziano a muoversi per ricollocarsi nei partiti tradizionali – è stato detto a l’Attacco –. Credo, quindi, che anche questo movimento che ha governato per cinque anni e oggi si ritrova dall'altro lato debba reinventarsi e guardare a uno scenario diverso da costruire. Con la fine del mettismo molto probabilmente quel centrodestra fatto di certi valori potrà riprendere a dialogare a 360 gradi, anche con quell’elettorato che aveva creduto in Franco Metta, quindi superare l'ostacolo che ha diviso lo schieramento. E’ un percorso ancora lungo. Vitullo? Penso che non vede il suo futuro in un movimento civico che ha esaurito la sua spinta propulsiva”.
Zone Transition
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“C’è questa costante attesa della fine del personaggio Metta – ha invece obiettato Vitullo –, quasi che faccia paura la sua presenza. L'ex Sindaco ha dato un grosso contributo alla politica locale, secondo me, e questo contributo potrà continuare fino a quando lui lo riterrà opportuno. I quattro consiglieri del movimento politico Avanti Cerignola continueranno ad aggiornarlo delle attività, ma non ci sarà neanche bisogno perché Metta sa come muoversi e non è una persona che ha bisogno di stare in Consiglio Comunale per fare politica, è un politico di razza. Mi aspetto comunque che l’impegno di Franco Metta rimanga immutato sia perché me lo ha detto personalmente ma anche perché, conoscendolo, so bene che non è la carica di consigliere comunale che può farlo desistere dal continuare nel fare attività politica. Rimane sempre il presidente del movimento politico di cui noi tutti facciamo parte e quindi non ci saranno stravolgimenti di sorta”.