“Apprendiamo con stupore che l’amministrazione Rotice, in occasione dei referendum abrogativi sulla giustizia del 12 giugno, in relazione alle modalità di individuazione degli scrutatori, non intende procedere con il sorteggio tra gli iscritti all’albo degli scrutatori ma vuole utilizzare un metodo ancestrale, ossia la nomina diretti degli scrutatori da parte delle forze politiche”.
Lo afferma in una nota l’associazione politico-culturale di Manfredonia, Molo 21. “Siamo veramente sorpresi di questa scelta perché solo qualche giorno fa eravamo certi che l’amministrazione Rotice avrebbe condiviso con le forze politiche un metodo diverso e più trasparente, atteso che il Sindaco Rotice in merito durante la campagna elettorale delle amministrative chiedeva agli altri candidati Sindaci di ‘superare il modus operandi delle scelte discrezionali e precostituite’".
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“Che cosa è cambiato in questi sei mesi appena trascorsi? È il Sindaco ad aver cambiato idea oppure il Sindaco non è in grado di gestire le ‘esigenze’ della sua maggioranza?”
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“Noi di Molo 21 non abbiamo cambiato idea: per le quote di nostra competenza, intendiamo effettuare un sorteggio tra coloro che sono iscritti all’albo degli scrutatori del Comune di Manfredonia. Pertanto, chi fosse interessato a svolgere il compito di scrutatore per i referendum del 12 giugno potrà segnalare la propria disponibilità inviando una e-mail all’indirizzo