La lettera aperta scritta a Giandiego Gatta, Anna Maria Fallucchi, Marcello Lanotte e Francesco Paolo Sisto dal Sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, non è rimasta ‘lettera morta’, a voler fare un gioco di parole. Tanto Sisto quanto Carlo Dercole, genero di Franco Metta ed ex assessore allo Sport nella sua passata Amministrazione comunale, hanno replicato a Bonito.
“Il Sindaco Francesco Bonito invece di amministrare questa città (amministra da un anno ma nessuno se n'è accorto), scrive una lettera aperta invitando tutti a non partecipare al nostro incontro – scrive Dercole - perché noi siamo mafiosi. Onestamente la misura è colma!”.
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“Io, noi, siamo persone perbene. 33 mesi di indagini hanno certificato che l'unico neo della mia vita è stato bere un paio di cocktail in discoteca quando avevo 19 anni”.
“Sfido chiunque abbia amministrato la cosa pubblica di questa città ad essere sottoposto a 33 mesi di indagine con telefoni intercettati, intercettazioni ambientali ed essere archiviato! Basta, non se ne può più”.
“L'onorevole Bonito guardi in casa Sua. É lì che troverà gente impresentabile!”, chiude Dercole.
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“Ho già da tempo, prontamente comunicato la mia indisponibilità e impossibilità a partecipare all'iniziativa prevista a Cerignola per il 15 di settembre. Invito perciò il Sindaco Bonito, già magistrato di lungo corso, ad evitare qualsiasi tentativo di strumentalizzare il nulla”. Così, a sua volta, il deputato e Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto replicando alle dichiarazioni del Sindaco di Cerignola Francesco Bonito.