Nella tarda mattina di ieri è arrivata l’ufficializzazione che Gianni Rotice è di nuovo il candidato Sindaco del centrodestra di Manfredonia. Anzi, del centrodestra meno uno, visto che Forza Italia non fa parte della coalizione composta, invece, da Fratelli d’Italia, Lega, Strada Facendo, Noi Moderati e Puglia Popolare. L’onorevole Giandiego Gatta mai avrebbe sostenuto l’ormai rinnegato Rotice, e non l’ha fatto. Piuttosto ha vinto la linea del coordinatore provinciale meloniano Giannicola De Leonardis, che sancisce la rottura con Forza Italia del commissario regionale onorevole Mauro D’Attis tanto a Manfredonia quanto a San Severo. La nota stampa per il sostegno a Rotice ricorda “la traumatica ed esecrabile interruzione dell’azione dell’Amministrazione”, tuttavia è stata altrettanto traumatica la strada che ha portato al doppio scontro nel centrodestra di Capitanata. Il primo fronte è quello nei rapporti di forza tra Fratelli d’Italia e Forza Italia, l’altro è quello intestino ai meloniani con la linea di De Leonardis da una parte e quella (risultata perdente) dell’onorevole Giandonato La Salandra dall’altra. “Mi sembra una fuga in avanti – il commento del deputato foggiano a l’Attacco -. Si stava lavorando all’unità della coalizione per superare contrasti del passato e ripartire. Mi auguro che oltre le sigle ci siano le liste, diversamente mi sembra che qualcuno abbia giocato semplicemente a rompere. Ho apprezzato moltissimo la maturità di Gianni Rotice nel fare un passo di lato a favore dell’unità del centrodestra, e su questa base si voleva lavorare a soluzioni unitarie - conclude -. Credo che qualcuno abbia voluto accelerare”.
Nella riunione che si è svolta mercoledì scorso sulle amministrative di Manfredonia, De Leonardis e la responsabile regionale UDC Michaela Di Donna hanno raggiunto l’intesa sul nome di Rotice che, a sua volta, aveva ormai la strada sbarrata verso il precedente progetto civico che aveva incassato il no del MoVimento 5 Stelle.
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
Non risulta essere stato tra i presenti il coordinatore provinciale di Forza Italia Paolo Dell’Erba che, invece, avrebbe potuto sostenere l’ex componente del coordinamento provinciale FdI Vincenzo Di Staso come candidato Sindaco. Era il compromesso che avrebbe accettato il coordinatore regionale D’Attis – come pare avesse dichiarato di voler fare anche lo stesso Rotice, pur di ricompattare il centrodestra -, accettando l’indicazione perorata in particolar modo proprio da La Salandra.
Sarebbe stata una sorta di soluzione salomonica, perché avrebbe potuto consentire una coalizione di centrodestra al completo a Manfredonia come anche a San Severo, sul nome della forzista Rosa Caposiena.
Nella città dei campanili, invece, il centrodestra senza Forza Italia converge sulla meloniana Luciana De Lallo, che è diretta espressione di De Leonardis. Una scelta che scontenterà Fabiola Florio, per esempio – che è una collaboratrice della senatrice meloniana Anna Maria Fallucchi -, che sta organizzando una lista e, a questo punto, preferirà andare con Caposiena. La stessa strada che dovrebbe seguire anche l’ex consigliere comunale Luciano Stefanetti, un altro meloniano deluso dall’individuazione di De Lallo come candidata Sindaca rea, probabilmente, di aver fatto parte per un paio d’anni della maggioranza di governo cittadino del Sindaco Francesco Miglio.
Infine, resta ancora dubbia la posizione dell’UDC sanseverese. Di Donna aveva dato il proprio assenso qualche settimana fa però, in una sorta di conflitto interno con Claudio Di Lernia, non è ancora chiaro se verrà assicurato sostegno a De Lallo o meno.
“Ho scritto ai colleghi coordinatori regionali Marcello Gemmato, Roberto Marti e gli altri della coalizione, per capire se vogliono che a Foggia si scateni un clima da far-west - il commento dell’onorevole D’Attis - o se è possibile tutelare quello che ritengo essere un valore fondamentale: l’unità del centrodestra. Le divisioni che si stanno profilando non possono che condurre ad una sconfitta certa e, come commissario regionale, ho l’obbligo di esperire ogni strada utile alla ricomposizione della nostra coalizione. Perciò, ho chiesto che si riunisca il tavolo regionale, allargato ai coordinatori provinciali, per discutere delle provinciali e dei Comuni chiamati al voto”.
Il quadro che viene fuori è di un centrodestra di Capitanata che risulta attualmente una polveriera.
“Il centrodestra è spaccatissimo e corre seri rischi anche per le prossime e concomitanti elezioni europee”, secondo una fonte interna di Capitanata che è in disaccordo con la linea adottata da De Leonardis. A Manfredonia, “saranno in tanti nel centrodestra, ad iniziare da Forza Italia, a sentirsi legittimati ad attaccare Rotice – prosegue -. Si sono create le condizioni che portano dritti ad una vera e propria deflagrazione del centrodestra”.
Mal di pancia in Fratelli d’Italia che sono ulteriormente acuiti dalle elezioni provinciali di domenica prossima. Su dieci candidature, ce ne sono nove che possono essere lette come “di servizio”. Non è stato nemmeno accettato che potesse esserci un nome di Candela, che avrebbe invece permesso un allargamento a Nicola Gatta. Ergo, se c’è un consigliere che potrà essere eletto, questi è il foggiano Maurizio Accettulli.
Zone Transition
Zone Transition
Per concludere tornando al Comune di Manfredonia, è circolata la voce che la commissaria Rachele Grandolfo starebbe sollecitando il Prefetto di Foggia Maurizio Valiante affinché attivi l’iter di accesso agli atti per valutare l’ipotesi di (nuovo) scioglimento dell’ente. Non si hanno conferme o smentite, ovviamente. Ma se dovesse essere davvero così, c’è una certezza: l’iter terminerebbe dopo le elezioni.