Doping rifiuti, corretti numeri della differenziata (crollata a 17%). L’ammissione che l’Attacco aveva ragione

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Si aggiunge un nuovo incredibile capitolo a quella che ormai è una vera e propria telenovela targata Amiu Puglia e Comune di Foggia. Un’evoluzione della trama inaspettata e clamorosa. I dati della raccolta differenziata, da mesi denunciati come gravemente e ripetutamente falsati su queste colonne, sono stati incredibilmente corretti sulla piattaforma ufficiale della Regione Puglia. Un passo indietro da parte di Comune ed Amiu stessa che pare come una triste ammissione dell’inefficienza e della manipolazione effettuata. La raccolta differenziata totale del 2022 passa incredibilmente dal 22% - il risultato minimo che avrebbero dovuto raggiungere stando al loro Piano economico-finanziario - ad un più veritiero e deludente 17,3%. Un risultato catastrofico e più basso delle peggiori aspettative e previsioni ufficiali.
Ma cosa è successo? Perché la “scena del crimine” è stata ripulita tardivamente, concedendo così la ragione a l’Attacco ed alle associazioni cittadine che si battevano per la verità e la trasparenza? La situazione, nonostante i silenzi, era letteralmente bollente. Le inchieste giornalistiche su queste colonne, le denunce in Procura, addirittura un’interrogazione parlamentare al ministro degli Interni proseguivano senza sosta.

Tra le diverse anomalie di questo affidamento ad Amiu Puglia per 9 anni spiccavano i dati della raccolta differenziata (e non solo) così artefatti e falsati da essere diventati ormai demenziali. Erano stati dichiarati per il solo mese di dicembre 2022 ben 20.697.391 kg di raccolta differenziata, laddove di media ogni mese ci si assestava intorno a 1 milione di kg. Quel boom da 1 a 20 milioni del valore assoluto per un solo mese faceva sì che la percentuale di raccolta differenziata subisse una ponderazione determinante e spostasse di molto la lancetta verso l’alto. Con un solo mese è stato possibile spingere la Rd totale dal 17% al 22%. Tutte le dimostrazioni e le prove pubblicate da l’Attacco sono state accettate e “corrette”, un’operazione verità che lascia soddisfatti ma anche interdetti.

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Eliminati uno dopo l’altro i tantissimi valori che categoria per categoria di rifiuto (tutte in pratica) gonfiavano i risultati finali. Rettificati non solo i singoli dati di dicembre, ma anche novembre ha visto trasformazioni. Si prenda il famoso caso dell’impresa salentina Galatea Malerba a cui era attribuita a novembre 2022 un’assurda raccolta di carta e cartone da imballaggio pari a 929.650 kg. Quest’ultima si è sempre difesa dicendo che non fosse assolutamente quello il dato comunicato ad Amiu Puglia, e che fossero tranquilli ed in regola con le comunicazioni. La media mensile fino a quel fatidico novembre era di un modesto 86.184 kg, quindi quell’aumento del 980% era gravemente falso ed inaccettabile.

Ora a distanza di mesi arriva il dato reale. Una magra figura perché si tratta di soli 66.630 kg. Molto ma molto meno di quanto dichiarato in precedenza, addirittura meno della media mensile fino a quel momento. Inoltre un numero totalmente diverso anche nella digitazione, dimostrando che non fosse solo un errore materiale nell’aver inserito uno 0 in più. Crolla persino l’ipotesi di aver messo a dicembre il dato complessivo dell’intero anno perché con il totale non ci si trova. Quello che era stato comunicato era un numero qualunque, gonfio, falso e senza attenuanti.

Doping, in atti pubblici. Su questa questione c’è stato l’ennesimo scontro durante il convegno organizzato da Legambiente venerdì 17 febbraio presso la sede della Cgil Foggia. In questa occasione dopo l’insistenza de l’Attacco ci sono stati i soliti silenzi e rimbalzi di responsabilità da parte dei vertici di Amiu Puglia. Il presidente Pate ha dichiarato che non fosse questione sua competenza, mentre il direttore generale Antonicelli ha ribadito che non fosse questione di sua responsabilità. Si continuava a guardare il dito e non la luna, ma dietro le quinte evidentemente i nervosismi erano alti.

La scoperta della pesante correzione risale a ieri, non è dato sapere quando sia effettivamente passata l’enorme gomma per cancellare sul portale istituzionale pugliacon.regione.puglia.it. Senza indugiare troppo sui dettagli la più pesante trasformazione è stata effettuata a novembre e dicembre con un crollo rispettivo di 10 punti percentuali di raccolta differenziata. Un elemento particolarmente grave che rendeva lapalissiana la manomissione era rappresentato dalla produzione pro capite di rifiuti. La media mensile di Foggia si aggirava a 40 kg per abitante, ma a dicembre erano stati dichiarati circa 526 kg di rifiuti pro capite. Era addirittura un numero superiore alla media pro capite italiana realizzata però in tutto l’anno. Un foggiano medio produceva in un mese più rifiuti di un italiano medio in un anno? Follia. Ed infatti la revisione clamorosa ha interessato anche questo dato che è sceso a 41 kg a dicembre e 39,69 kg di media mensile.

Ripristinata quindi la verità? Tutto risolto? Non proprio. Innanzitutto, come evidenziato in passato su queste pagine il 2022 era ancora compromesso da quote di inerti anomale nei mesi iniziali dell’anno. Non sono i numeri giganteschi del 2021 ma sono comunque irrazionali ed irregolari stando ai limiti di legge. Un esempio: a gennaio 2022 sono dichiarati 677.080 kg di inerti raccolti dalla coop Nuova San Michele. E’ circa il doppio di quello che dichiara Bari in tutto l’anno. E Bari ha circa il doppio di abitanti. Quindi non tutto è stato ripulito. Sugli inerti resta da fare un’ultima considerazione fondamentale. l’Attacco ha dimostrato che la raccolta differenziata di tutto il 2021 era fatta al 50% di inerti per un totale di circa 12 milioni di kg. Una cifra superiore in valore assoluto alle maggiori capitali d’Europa. Quel dato evidentemente falso che portava la raccolta differenziata di Foggia al 28,23% è stato corretto anch’esso? Ebbene no. Quel dato è come se fosse ormai consolidato. E’ ancora lì che grida vendetta. Quindi nonostante il simbolico passaggio della spazzatrice, parte dello sporco è ancora in bella mostra anzi si rende ancora più evidente.

Ad oggi pubblicamente si ha nel 2021 il 28,23% di raccolta differenziata, dato purtroppo preso per buono da Legambiente, Sole24Ore ed altri istituti e media ignari della realtà; mentre per il 2022, post correzione, si crolla al 17,3%. Quindi il servizio di raccolta a Foggia avrebbe avuto un tale tracollo di 11 punti percentuali in un solo anno.

Zone Transition

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L’affidamento per altri 9 anni sarebbe avvenuto proprio mentre si verificava questo drammatico calo di inefficienza? Le dimissioni della commissaria Marilisa Magno non potevano che arrivare in un momento più sbagliato, o forse più giusto.

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