La Sanità pugliese sta ripartendo e rinascendo dopo il duro colpo inferto dalla pandemia da Covid-19. Nasceranno due nuovi grandi Ospedali, precisamente il San Cataldo, i cui lavori sono stati già avviati, nel comprensorio di Taranto ed il nuovo impianto nel nord Barese per la provincia BAT nella zona compresa tra Bisceglie e Molfetta. Per le suddette opere sono stati stanziati circa 300 milioni di euro dalla Regione Puglia.
Accogliamo con grande favore queste iniziative, volte a migliorare l’offerta di “cura”, intesa a tutto campo per la popolazione della nostra Regione. Certo, un po’ di rammarico per la Provincia di Foggia c’è. Si attende il compimento del progetto avviato per l’Ospedale foggiano, che è partito con la chiusura della viabilità di viale Pinto, per iniziare con l’ingresso monumentale e l’abbattimento di alcuni plessi, oramai obsoleti nella concezione, e la creazione di nuovi plessi moderni realizzando, in pratica, la cittadella della salute.
Il progetto è stato più volte presentato. Così afferma Achille Capozzi, Segretario Territoriale Fials.
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
Zone Transition
Zone Transition
A memoria, l’ultima volta è avvenuta a fine agosto, inizi di settembre 2020, la data esatta non la si ricorda e ci veniva assicurata la prosecuzione dei lavori. A distanza di pochi mesi, però, i lavori hanno subito un arresto. Sarà stato lo scandalo che ha coinvolto alcuni esponenti della Sanità foggiana, sarà anche la coincidenza del periodo post-elezioni, i lavori non sono proseguiti. A tutto ciò si aggiunge la mancata nomina dei Direttori Generali delle Aziende. Le Aziende Sanitarie foggiane, entrambe a tutt’oggi commissariate, sono ingessate e non possono attendere oltre, potendo i Commissari occuparsi solo dell’ordinaria amministrazione.
I cittadini della Capitanata meritano rispetto e soprattutto l’accesso alle cure al pari degli altri. Chiediamo al Presidente della Regione Puglia di voler nominare al più presto i
Direttori Generali della Sanità foggiana.