Il ministro della Salute cambia le regole, Lopalco: “Non è il momento di abbassare la guardia”

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Il 31 ottobre s’è svolta la riunione del Consiglio dei ministri, al termine della quale, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con i ministri, ha illustrato i provvedimenti approvati, così in sintesi: sì all'ergastolo ostativo e al decreto sui rave party; rinviata al 30 dicembre la riforma Cartabia. Sui provvedimenti della “Salute”, restano le mascherine negli ospedali e nelle Rsa, indossate tanto dai visitatori, quanto dagli operatori sanitari.

Su questi ultimi, il ministro s’era così espresso: "È anticipata al 1° novembre la scadenza dell'obbligo di vaccinazione Covid-19. Questo perché: il quadro epidemiologico è mutato; in particolare dai dati si vede che l'impatto sugli ospedali è limitato; c'è diminuzione dei contagi e stabilizzazione occupazione negli ospedali. A ciò si aggiunge la carenza del personale medico: quindi, aver rimesso a lavorare questi medici non vaccinati serve a contrastare la carenza e garantire il diritto alla salute".

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Qualche parere divergente s’è registrato sui media oltre che sui social, come quello del professor Pier Luigi Lopalco, Ordinario d’Igiene all’Università di Pisa, epidemiologo: “Approvo l'abolizione del bollettino giornaliero - già a mio avviso inutile se non dannoso nei momenti caldi della pandemia - sostituito con un bollettino settimanale. Va spiegato ai cittadini che i dati sono raccolti su base continuativa: quindi non ci sarà alcuna perdita d’informazione per gli addetti ai lavori. È solo la comunicazione esterna che viene fornita su base settimanale. Spero anche sia accompagnata da un minimo di commento ai freddi numeri. Non concordo sull’abolizione delle multe e reintegro per i sanitari non vaccinati perché, tra l’altro, fa passare ancora una volta il principio, tutto italico, che fare i furbi in questo Paese conviene. In pieno disaccordo con l’attacco frontale alla gestione italiana della pandemia. Un attacco che è stato diretto senza tanti giri di parole al ministro Speranza, dimenticando, fra l'altro, che le scelte di politica sanitaria durante la pandemia furono prese da due governi diversi, entrambi sostenuti dalle stesse forze politiche che oggi sono al Governo. Mi chiedo, in questa fantomatica commissione d'inchiesta, il ministro Salvini da che lato siederà: dalla parte dell'accusa o della difesa? Visto che le due regioni ad aver pagato il più grave dazio alla pandemia erano entrambe guidate dalla Lega. Il sacrificio di migliaia di operatori sanitari e amministratori che hanno perso le notti per combattere un nemico invisibile che nessuno nel mondo occidentale aveva non solo visto, ma neanche immaginato, merita di essere celebrato non vilipeso. Le scelte prese dai due governi precedenti, anche quando non perfette, sono state oneste e, soprattutto, ispirate a opinioni scientifiche”.

Al di là dell’aspetto politico, delle scelte responsabili che sono state fatte e vanno fatte, senz’altro è importante avere la maggior forza possibile nelle corsie (ma tanti medici e infermieri sono negli uffici a svolgere compiti ammnistrativi, ad esempio) per combattere il cancro, le malattie neurodegenerative, cardiologiche, ecc. senza dimenticare il Covid-19, considerando che anche l’OMS ha detto chiaramente che SARS-CoV-2 è ancora “in giro” con le sotto varianti. “Siamo ancora in una fase di circolazione virale molto intensa e nelle prossime settimane, ci sarà un picco invernale dei contagi, così com’è avvenuto nel passato – ha confermato Lopalco a l’Attacco - Il principio non è quello di allentare le misure, perché si dà un segnale sbagliato, soprattutto perché sembra essere ‘un condono’ verso chi non si è tenuto all’esortazione a vaccinari. Regola comportamentale accettata anche da quei medici che si sono vaccinati contro voglia”. Omicron nelle sotto varianti BA.4 e BA.5, compresa l’ultima Cerberus, per chi non è vaccinato, potrebbe incorrere nella forma più pericolosa di Covid-19.

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“Le persone fragili stiano molto attente e lo stesso vale per chi non è vaccinato”, ha confermato il professore di Mesagne a l’Attacco. “Il Covid non è ancora sconfitto ma il peggio è passato", aveva detto pochi giorni fa, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “La Sanità pubblica mantenga alta la sicurezza”, aveva aggiunto. “Sono d’accordo con questo che è il principio di cui parlavo. Gli operatori sanitari devono dare l’esempio se hanno compreso la loro missione. Chi non vuole vaccinarsi, parlo dei medici soprattutto, vuol dire che ha dimenticato ciò che ha studiato. Non è il momento di abbassare la guardia: mascherine; igiene; visite contingentate negli ospedali e nelle residenze per anziani, dovrebbero essere sempre la regola. Tutto questo a prescindere dalla pandemia”.

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