“La Regione e chi di dovere intervengano subito sul potenziamento del 118”, è il grido d’allarme del sindacato Fials, per bocca del segretario provinciale Giuseppe Mangiacotti e di Fabio Dellerba, dirigente sindacale per il servizio.
Nei giorni scorsi su queste colonne si era espresso in proposito anche il consigliere regionale Giandiego Gatta che sul punto ha presentato un’interrogazione rivolta a Michele Emiliano nella sua doppia veste di presidente e assessore alla Sanità: “A quanto si apprende e si evince anche da confronti avuti con gli operatori, il 118 della Asl Foggia rischia la desertificazione per carenza di medici e personale sanitario, poco allettato a prestarvi servizio a causa di condizioni contrattuali ed economiche al limite della sussistenza e del sopportabile”, fece notare l’azzurro.
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Gli fanno eco dalla Fials: “Chiediamo una ricollocazione delle postazioni 118 della provincia di Foggia – evidenziano a l’Attacco i referenti –. Per via della loro attuale dislocazione, in molti casi gli interventi arrivano a destinazione con ritardo. Ricordiamo che le postazioni sono state realizzate molti anni fa e oggi la distribuzione degli abitanti nelle varie zone della provincia è cambiata, in alcuni Comuni ci sono più abitanti, mentre altri centri si sono spopolati. Questo è un dato che va preso in considerazione”.
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In più serve potenziare il servizio, rimarcano Mangiacotti e Dellerba: “Ci sono postazioni ancora Victor, cioè privi di infermiere, senza contare tutti i medici che stanno lasciando questo settore. Chiediamo quindi che al più presto si faccia qualcosa, il 118 dovrebbe essere il gioiellino della sanità, è il servizio che per primo corre dal paziente ed invece è sempre stato l’ultima ruota del carro, la Regione intervenga”.