“I Monti Dauni subiscono una ormai atavica disattenzione da parte delle istituzioni - dice il consigliere regionale di Forza Italia, Giandiego Gatta -, come se non fossero parte integrante
della Regione soprattutto sul fronte dei servizi socio-assistenziali. Una lunga lista di criticità che ho sottoposto alla Giunta regionale in un’interrogazione diretta al presidente Emiliano e all’assessore Palese. Parliamo, dunque, del distretto socio sanitario di Troia-Accadia della ASL FG che comprende 16 Comuni: Accadia, Anzano, Ascoli Satriano, Bovino, Candela, Castelluccio dei Sauri, Castelluccio Valmaggiore, Celle San Vito, Deliceto, Faeto, Monteleone di Puglia, Orsara di Puglia, Panni, Rocchetta Sant’Antonio, Sant’Agata di Puglia e Troia, distanti tra di loro e dalla sede centrale, privi, o quasi, di mezzi di collegamento di trasporto pubblico”.
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“La distanza media di ciascun Comune dal capoluogo di provincia è di circa 50 chilometri, con tempi di percorrenza media di circa un’ora. Un territorio vasto popolato da circa 30.053 persone e in cui l’offerta dei servizi sanitari è assicurata prevalentemente dai medici di base e da alcuni poliambulatori (questi ultimi poco attrezzati). I consultori familiari, per esempio, sono un importante riferimento socio-assistenziale e pare che il loro destino sia tracciato nel distretto in questione: infatti, in base al piano di riorganizzazione varato dalla Puglia nel 2012, quasi tutti i centri attivi nella zona montana diventerebbero meri punti di accoglienza. Sopravvivrebbero solo i consultori di Ascoli Satriano e di Troia che sarebbero costretti, quindi, a far fronte alle esigenze di una popolazione di ben 16 Comuni”.
“Per quanto concerne il servizio di radiologia - continua la nota di Giandiego Gatta (FI) -, il distretto di Troia-Accadia offre un unico servizio con sede ad Accadia. Purtroppo, le prestazioni sono erogate con macchinari obsoleti che si guastano spesso, bloccando di fatto il servizio in attesa di manutenzione e di riparazioni. La Asl Foggia, nel 2021, ha anche approvato due delibere per l’acquisto di nuove e più evolute strumentazioni, che ad oggi, però, non sono state fornite, probabilmente perché non acquistate nemmeno. Considerando la componente prevalentemente anziana della popolazione dei Monti Dauni, è evidente che avere un servizio di Radiologia efficiente e di qualità sia indispensabile”.
“Stesso progressivo declino sembra sia stato deciso anche per il servizio di emodialisi, erogato nel poliambulatorio di Accadia: si tratta, come è noto, di prestazioni essenziali per i pazienti affetti da insufficienza renale cronica. Fino a poco tempo fa, il centro di Accadia era aperto sei giorni su sei, mentre oggi risulta che sia stata notevolmente ridotta l’attività. Se mai ciò fosse dovuto alla volontà della Regione di chiudere definitivamente il centro, i pazienti sarebbero costretti a recarsi a Foggia o a Cerignola per ricevere le indispensabili prestazioni. Il che, naturalmente, rappresenterebbe un ingiustificato aggravio per i pazienti che già versano in condizioni di fragilità”.
Zone Transition
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“Quelli elencati sono solo alcuni dei servizi che oggi si intravedono con il lumicino nei Comuni montani della Capitanata. I cittadini dei Monti Dauni, però, non sono di “serie b” ed è per questo che attendo risposte alla mia interrogazione, ma soprattutto continuerò nella mia azione di protesta e pungolo nei confronti della Regione affinché si inizi a restituire a quelle comunità un decoroso ed efficiente servizio socio-sanitario”.