I Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il locale Tribunale nei confronti di 16 indagati - di cui 15 destinatari del carcere e 1 degli arresti domiciliari -, indiziati di detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
Traffico sostanze stupefacenti: per riscuotere credito veniva utilizzato come minaccia il nome di Miucci
Spaccio di sostanze stupefacenti in concorso ed estorsione. I carabinieri della compagnia di Manfredonia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di otto indagati. L’operazione ha consentito di documentare, da gennaio ad agosto del 2023 un florido traffico di cocaina e hashish, venduti sia all’ingrosso che al dettaglio nella città di Manfredonia, nonché di accertare il ricorso alla violenza e a minacce di ritorsioni da parte di un indagato, nei confronti di due vittime, per la riscossione di un debito di oltre 2mila euro maturato per l’acquisto di droga, poi saldato in almeno due tranche. A riscontro delle attività condotte, nel corso delle indagini due persone sono state arrestate per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e sette assuntori sono stati segnalati alla Prefettura di Foggia. Gli otto manette sono Antonio Albonino detto Tottino (del 2002), Matteo Bottalico (classe 1974), Libero Caputo detto Lino (classe 1977), Bartolomeo De Benedittis detto Alby (classe 1993), Bartolomeo De Benedittis detto Alberto (classe 1991), Alessio Del Nobile (classe 1968), Elia Fatone (classe 1980) e Giuseppe Guerra detto Pipi (classe 1983). Gli inquirenti hanno acceso i riflettori in particolare su Albonino. Con altri soggetti ancora non identificati, ha costretto due persone a farsi consegnare poco più di 2mila euro a saldo di un debito precedentemente maturato dalle 'vittime' per l'acquisto di droga.
Nicola Canonico sotto la lente d’ingrandimento, avviso orale per presidente del Foggia Calcio
Nicola Canonico, presidente del Foggia Calcio, noto imprenditore e già consigliere regionale, è attualmente oggetto di una misura di prevenzione: l’avviso orale. Questo provvedimento, emanato dal Questore, è stato applicato a seguito delle indagini in corso riguardanti presunti episodi di corruzione elettorale alle elezioni comunali di Bari nel maggio 2019.
La lunga sfilza di contestazioni mosse contro ex dipendenti ASE Manfredonia Michele e Raffaele Fatone
Lunga la sfilza di accuse mosse contro i Fatone, per fatti avvenuti tra il 2015 e il 2023. Michele Fatone - anche abusando del ruolo di incaricato di pubblico servizio quale vigilatore del personale dell’impresa pubblica -, avrebbe costretto il collega Lorenzo Caracciolo, addetto al servizio di disinfestazione, ad effettuare con mezzi, personale e prodotti di ASE diversi trattamenti di disinfestazione presso il fondo agricolo di proprietà della propria moglie e direttamente gestito da Fatone, avvertendolo che, in caso di rifiuto o di resistenza alle sue pretese, avrebbe “esercitato abusivamente contro di lui i poteri di cui godeva nella spa, anche in virtù delle sue relazioni privilegiate con gli organi dirigenziali di ASE e di esponenti politici locali,
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