La Polizia di Stato, nell’ambito delle attività poste in essere al fine ultimo di prevenire la proliferazione di situazioni sociali particolarmente allarmanti per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha notificato 2 provvedimenti ex art. 100 T.U.L.P.S. con cui si dispone la sospensione delle licenze rispettivamente per 7 e 10 giorni emessi dal Questore della provincia di Foggia, nei confronti dei titolari di esercizi commerciali ubicati nelle vie adiacenti al centro cittadino.

Arresti domiciliari sono stati disposti per due soggetti, uno dei quali candidato come consigliere comunale a Foggia nell’ottobre del 2023, che avrebbero avvicinato un noto imprenditore del sub-appennino dauno chiedendo di versare la somma di 20mila euro quale contributo per la campagna elettorale, prospettando benefici per l’impresa. L’imprenditore non ha voluto versare la cifra richiesta, considerata da lui forse una sorta di ricatto: da qui, sarebbero conseguite esplicite minacce, anche di morte, nei confronti della vittima e dei suoi familiari da parte dell’esponente politico, nel frattempo dichiarato impresentabile, e dall’altro soggetto. Alle prime ore del mattino di ieri, dunque, i finanzieri del Comando provinciale di Foggia hanno dato esecuzione al provvedimento del Giudice per le indagini preliminari che ha disposto le misure cautelari a carico dei due indagati per tentata estorsione aggravata. “Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia, si fondano su un quadro indiziario ricostruito dai finanzieri della Tenenza di Lucera al termine di una minuziosa attività di polizia giudiziaria”, riferiscono le Fiamme Gialle che – contattate da l’Attacco – sono rimaste abbottonate sulla vicenda. È probabile che l’imprenditore minacciato abbia denunciato il fatto e da qui sarebbero partite le indagini degli investigatori. Uno dei due arrestati è Massimo Sireno, ex artigiano 62enne, candidato nell’ottobre scorso nella lista di Forza Italia a sostegno di Raffaele di Mauro. Non si conosce il nome dell’altra persona finita agli arresti domiciliari e men che meno dell’imprenditore minacciato. Anche se si possono avanzare delle ipotesi, che tali restano ad oggi. 

Intorno alle ore 23:35 circa di ieri, 6 giugno 2024, attraverso l’alert della videosorveglianza installata presso la ditta Di.Me.Ca. S.r.l., sita in Foggia sulla via Castelluccio dei Sauri, l’operatore della sala operativa dell’istituto di vigilanza Watchman Eye rilevava che, per l’ennesima volta, alcuni individui si erano introdotti nel piazzale dell’azienda.

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