Il caro bollette sta colpendo duramente le famiglie e le imprese. Nell’arco di un anno, secondo l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), il costo di luce e gas è già aumentato del +160%, e, nell’ultimo trimestre del 2022, potrebbe esserci un ulteriore aumento del +100%. Le corrette abitudini nel consumo energetico, così come eventuali provvedimenti a livello governativo, possono sicuramente contribuire a ridurre i costi. Ma non basta. Il vero risparmio si ottiene puntando sull’ammodernamento e sull’efficientamento energetico del patrimonio edilizio nazionale (altamente energivoro), con la creazione di edifici e abitazioni in grado di utilizzare e “consumare” l’energia in maniera intelligente.
Quanto sono realmente efficienti gli edifici della Puglia? Secondo gli ultimi dati di Siape, il Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica sviluppato dall’Ente Nazionale per le Energie Alternative, appartengono alle classi energetiche G e F, quelle con i consumi più elevati, quasi due terzi (il 63%) degli edifici e delle unità immobiliari per cui è stato emesso un attestato dal 2015 a oggi. La situazione non migliora nelle altre classi in cima alla classifica. Il 15,3% ricade, infatti, nella classe E, e l’8,5% nella D. Pochissime le unità appartenenti alla classe A: sommando A1, A2, A3 e A4, si arriva solo al 7,3% del totale. Uno scenario che accende i riflettori sulla necessità di investire sul settore delle costruzioni per limitare l’inflazione sul fronte energetico.
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
A livello provinciale, il maggior numero di attestati di classe G e F si riscontrano a Foggia (67,3%), Taranto (66,9%) e Brindisi (66,7%), seguite da Lecce (65,5%), Barletta-Andria-Trani (60,3%) e Bari (58,1%). Mentre considerando sempre la somma delle classi A, le province più virtuose risultano essere Bari (10,8%), Barletta-Andria-Trani (9,4%) e Lecce (5,1%), seguite da Taranto (5%), Brindisi (4,2%) e Foggia (4,1%).
La Capitanata, insomma, anche in questo settore occupa il fondo delle classifiche, ma come si risolve e si risale? Sicuramente investendo e guardando lungo, magari sfruttando le opportunità fornite dai bonus e dagli incentivi statali più recenti e diffusi (Superbonus 110%, Ecobonus, Bonus Ristrutturazione, ecc.).
Sono tanti i lavori che famiglie e imprese possono effettuare per migliorare l’efficienza energetica e abbattere le spese, compresi quelli relativi all’isolamento esterno e interno, la sostituzione degli infissi o l’installazione di impianti di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione più efficienti.
Ma la programmazione è una cosa, la realtà quotidiana è un’altra, e allora è in queste settimane che bisogna trovare gli accorgimenti più efficaci per limitare i danni, soprattutto nel settore commerciale, artigianale e produttivo alle prese con una crisi che risente ancora degli echi delle restrizioni Covid, mentre per le famiglie il periodo duro è imminente, specie quando si tratterà di avere a che fare con lo spauracchio della bolletta del gas.
Vincenzo Gesualdi: “La sera spegniamo prima gli impianti ma gli aumenti incalzano”
Nel forno dei fratelli Gesualdi l’impianto è alimentato a gas. “Nella bolletta di luglio abbiamo consumato il 10% in più, ma la bolletta è raddoppiata – ha spiegato Vincenzo – senza contare il rincaro di tutte le altre forniture, sia alimentari e non. Nell’ultimo periodo stiamo cercando di limitare tutti gli sprechi, magari riempiamo il forno quanto più possibile e soprattutto quando arriva la sera tendiamo a spegnerlo prima. Per ora cerchiamo di resistere, ma se continua così dovremo ancora aumentare i prezzi, e la cosa non ci piace”.
Vito Maggiore: “Godiamo dei benefici di un prezzo bloccato, ma durerà ancora per poco”
L’hotel ristorante Hori – La Balconata 2 è una struttura di grandi dimensioni, di fatto “energivora”. “Per fortuna stiamo ancora ricevendo i benefici di un contratto annuale a prezzo bloccato che avevamo siglato l’anno scorso – ha spiegato il direttore Vito Maggiore - e questo ci sta salvando dai rincari che presto arriveranno pure a noi. Cercheremo di razionalizzare tutto, sia nei consumi e che nei costi generali di esercizio, ma dobbiamo pure stare attenti ad aumentare eventualmente i prezzi con grande oculatezza, perché non sarebbe nemmeno giusto”.
Gaetano De Mare: “E’ difficile mantenere ancora a lungo stessi prezzi per la clientela”
L’ortofrutta De Mare ha la particolarità di essere anche un laboratorio artigianale per la produzione di torrone, quindi non solo celle frigorifere ma anche il forno per la cottura del prodotto. “I mesi estivi sono quelli in cui lavoriamo di più – ha spiegato Gaetano De Mare - per cui la bolletta più pesante ci deve ancora arrivare. Tuttavia è chiaro che non sarà possibile mantenere gli stessi prezzi ancora a lungo, perché i nostri macchinari devono comunque rimanere accesi, anche di notte, e quindi sarà pure difficile far capire questo agli acquirenti di tutti i giorni”.
Giuseppe De Maso: “Riusciamo solo a utilizzare macchinari in maniera più razionalizzata”
La macelleria di Giuseppe De Maso è il tipico negozio di vicinato che stabilisce un rapporto maggiormente diretto con la clientela. "Le nostre attrezzature sono solo a corrente ma le bollette sono esplose in maniera pesante. Non abbiamo chissà quali grandi margini di manovra e risparmio, ma nelle ultime settimane abbiamo cominciato a spegnere i macchinari doppi, tipo lo stagionatore, utilizzando solo uno nel quale razionalizzare gli spazi. Siamo stati comunque costretti a ritoccare i prezzi ma più che altro per gli aumenti ricevuti sul costo delle carni”.
Gianpiero Di Carlo: “I nostri investimenti sulla struttura non bastano, attendiamo ‘Aiuti’”
Il centro sportivo Sport 2000 è un presidio che comporta grandi consumi energetici, peraltro rimasta chiusa per diverso tempo durante le restrizioni anti Covid. “Abbiamo sfruttato quel periodo per fare investimenti proprio a carattere energetico – ha detto il responsabile Gianpiero Di Carlo – e quindi oggi disponiamo di pannelli solari, cappotto termico e altri elementi che limitano la dispersione. Certamente non basta e siamo molto timorosi di quello che potrà accadere a breve, perciò speriamo anche in qualche beneficio previsto dal decreto Aiuti per il nostro settore”.
Zone Transition
Zone Transition
Tonio Barbaro: “Attività come la nostra non riescono a ridurre chissà quali costi”
Il Rosso e Nero è un bar a conduzione familiare ma dalla forte tradizione storica. "La nostra attività tiene in funzione dieci attrezzature che sono praticamente sempre accese ed è difficile rinunciare a qualcosa - ha riferito Tonio Barbaro - e quindi solo su qualcuno riusciamo a ridurre i tempi di esercizio ma è poca cosa rispetto alla quantità di ore e di consumi generali durante la giornata. Io non so quanto potremo resistere perché pure aumentando leggermente i prezzi la situazione diventa difficile anche per la clientela”.