I cordoni dunali delle coste pugliesi sono salvi. Esprime soddisfazione il WWF Puglia alla notizia che il Consiglio regionale pugliese ha approvato nella seduta di oggi l’emendamento che chiedeva l’abrogazione dell’art 66 della legge regionale 32 del 2022. Un articolo che inseriva le aree di cordoni dunari tra quelle che possono essere assentite in concessione allo scopo di realizzare gli interventi consentiti dall’articolo 56 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia.
L’emendamento è stato approvato con 18 voti a favore e 17 contrari, malgrado il parere dell’assessore al demanio, Raffaele Piemontese, il quale ha voluto chiarire che “la norma era stata pensata non per agevolare i concessionari, che comunque su quelle dune non possono fare nulla se non passerelle leggere, ma responsabilizzarli a favore di un bene pubblico come minima contropartita agli utili ottenuti dalla concessione”.
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Il WWF Puglia insieme ad esperti, associazioni e forze politiche, si era già espresso in merito nell’agosto del 2023, quando la stampa locale portò sotto i riflettori il contestato art. 66 della l.r.32/22, ricordando attraverso il delegato regionale Lara Marchetta che "I cordoni dunali sono un ecosistema complesso ricco di biodiversità e rappresentano l’anello di congiunzione tra gli ecosistemi marini e quelli terrestri. Svolgono un’essenziale difesa delle coste dall’erosione, contribuiscono a proteggere l’entroterra dall’azione delle mareggiate e dal vento, e costituiscono un accumulo di sabbia in grado di alimentare la spiaggia e, quindi, di contrastare gli effetti dell’erosione".
L’abrogazione di questo articolo a margine dell’approvazione, sempre in Consiglio regionale della norma che istituisce la Giornata regionale della costa ogni 12 aprile, conferma secondo il WWF Puglia la peculiarità dei cordoni dunali, ai quali deve essere consentita la naturale dinamica di accumulo della sabbia legata all’azione del vento, senza che possa svolgersi alcuna attività antropica come la realizzazione di passerelle e strutture sia pur amovibili, che altrimenti ne altererebbero l’equilibrio geomorfologico. “Auspicavamo fortemente l'abrogazione di una norma che sembrava estremamente pericolosa e ci siamo battuti con forza per questo. Si tratta di una vittoria dell’ambiente”, afferma Lara Marchetta a nome del WWF Puglia.
Zone Transition
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Dunque dune da proteggere, anche perchè in molti casi i sistemi dunali sono presenti all’interno di Siti di Importanza Comunitaria o Zone Speciali di Conservazione ai sensi della direttiva Habitat 92/43/CEE; “La maggior parte degli habitat presenti sulla duna - conclude il WWF Puglia - sono classificati prioritari o comunitari dalla stessa direttiva e pertanto qualsiasi intervento che non sia prettamente di ripristino ecologico mal si adatta alla loro tutela".