"Oggi ho conferito l'incarico ai miei legali, Michelangelo Metta e Riccardo Ariostino, per inoltrare istanza di accesso agli atti ed eventuale denuncia esposto alle autorità competenti, per profilare tutte le responsabilità civili ed amministrative, non escludendo le eventuali responsabilità penali per il bando d'asta di attribuzione dei locali ex Ginnetto del 21 giugno 2022".
A scriverlo è Alessandro Forgelli, titolare del Mirage di Foggia che ha poi aggiunto: "La mia società è stata l'unica partecipante all'offerta pubblica ed ha ottemperato alle richieste del bando mettendo a garanzia l'importo di euro 6000, pari al 5% del valore annuale del fitto richiesto ed effettuando un'offerta superiore alla base d'asta. In data 21 giugno 2022, all'apertura dell'offerta innanzi alla commissione, non mi è stato rilasciato il verbale di avvenuta apertura della busta e mi è stato riferito che avrei dovuto incontrare il dottor Vincenzo Laudiero amministratore di Ataf SPA per avere l'attribuzione provvisoria.
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Dopo numerosi solleciti verbali ed attraverso una PEC, inoltrata il 6 luglio 2022 in cui chiedevo chiarimenti sull'attribuzione del bando, non sono riuscito ad ottenere risposte, se non, che avrei incontrato il dottor Laudiero, dopo le vacanze estive. Sono riuscito ad incontrare il dott. Vincenzo Laudiero solo ad ottobre inoltrato, ben oltre 4 mesi dopo l'apertura delle buste, il quale mi ha riferito che avrei dovuto presentare un piano ampliato per l'immobile che avesse un risvolto sociale. Gli riferii che già nella mia proposta era inserito non solo un piano di riqualificazione dell'immobile, ma anche un piano importante dal punto di vista sociale, dedicato al benessere dei cittadini residenti in quell'area, che prevedeva l'inserimento di palestre ed una ludoteca con progetti destinati alla terza età, ai più piccoli ed anche uno per le disabilità da realizzare in associazione con il dott. Giovanni Ippolito, ideatore della terapia multisistemica per i bambini con sindrome dello spettro autistico.
Inoltre, ci sarebbe stato per i dipendenti Ataf, un piano di welfare aziendale che prevedeva un bonus da €250 all'anno da utilizzare per l'attività fisica per loro o i propri congiunti sia all'interno di quella struttura che nel Mirage Village, dotato di piscine ed aree all'aperto per tutto il periodo di assegnazione. Intendevo realizzare una grande palestra cittadina che desse la possibilità, a coloro che risiedono in centro, di avere un luogo importante per il proprio benessere e particolarmente aggregativo, considerato che i locali non possono avere destinazione per il grande commercio a causa delle prescrizioni per il parcheggio imposte dalla norma regionale n°119 del 2018.
Ci tengo a precisare che anche nel 2019 ho partecipato al bando per l'assegnazione dell'immobile indetto dalla precedente amministrazione e che anche in quel caso eravamo in due società a partecipare e l'opposta non presentò le garanzie richieste, quindi si sarebbe dovuto procedere all'assegnazione alla mia società ma il tutto rimase i bilico fino al periodo COVID che mi vide costretto a ritirare le garanzie versate. Tornando al bando in questione, per eseguire le ulteriori richieste del dottor Laudiero, ho dovuto effettuare ulteriori sopralluoghi per mappare i locali con tecnici abilitati per eseguire lo studio del progetto più ampio come richiestomi. Inoltre le mappe catastali in possesso di Ataf spa non erano aggiornate e veritiere. Ho dovuto anche realizzare i preventivi per la messa in sicurezza dell'immobile più volte oggetto di atti vandalici. A novembre 2022 riesco a consegnare il piano richiesto dal dottor Laudiero che mi promette di visionarlo. Purtroppo senza ricevere alcuna risposta ufficiale a mezzo raccomandata o PEC e senza che mi fosse restituita la somma messa a garanzia del bando, il dottor Laudiero con la determina del 4 marzo 2023, annuncia un altro bando a trattativa "privata" per lo stesso immobile. Trattasi quindi di una decisione che esce fuori da ogni norma contrattuale che mi ha lasciato basito.
Zone Transition
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Da cittadino avevo sperato in una trasparenza da parte dei commissari che invece appare stiano "lavorando" in continuità con la precedente amministrazione e che ritengono di amministrare beni di valore per la collettività, come fossero cosa propria, in barba a tutte le norme sugli appalti. Ovviamente lascerò che gli organi competenti facciano luce sulla questione, mentre mi sento davvero deluso, come cittadino ed imprenditore e mi rendo conto che resta una missione impossibile cambiare le sorti di questa città".