Chi più, chi meno, praticamente tutti i Comuni dei Monti dauni stanno cercando di salire sul treno in corsa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sebbene con modalità,
personale e aspettative diverse, anche perché i Sindaci sono concordi nel contestare molto spesso la modalità del “bando” con il quale attingere a fondi che possono rappresentare forse l’ultima chiamata per intervenire in maniera efficace su territori afflitti da storiche e purtroppo consolidate difficoltà.
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Tra quelli più attivi c’è Volturara, che è pure tra i più piccoli demograficamente con poche centinaia di abitanti che però nelle ultime settimane hanno visto arrivare i tecnici di Open Fiber per l’installazione dei cavi della fibra ottica.
Il Sindaco Vincenzo Zibisco, infatti, non si arrende, e anzi ha puntato forte soprattutto sul progetto Volturcare, del valore di 300 mila euro, con il quale voler compensare la carenza sul territorio di una sanità di prossimità, mediante modelli di intervento innovativi, mirati alla presa in carico e assistenza socio-sanitaria a domicilio per il miglioramento della qualità di vita degli anziani residenti.
In pratica, verrà costruito un sistema di servizi a favore dei soggetti più vulnerabili e in condizioni di solitudine, promuovendo nuove forme di socializzazione e di invecchiamento che vadano oltre la mancanza di relazioni familiari, quindi migliorando la qualità della vita grazie a una rete di attività svolte anche a domicilio: cura e igiene della persona, aiuto nella gestione della propria abitazione e per operazioni di vita quotidiana,
sostegno psicologico, assistenza sociale ed educativa, diagnostica domiciliare e telemedicina per prestazioni di densitometria per diagnosi e monitoraggio dell'osteoporosi, spirometria, misurazione dell'insufficienza venosa, retinopatia diabetica, telecardiologia, teledermatologia.
Ma sono previsti anche progetti di invecchiamento attivo, con la trasmissione di antichi saperi alle nuove generazioni, l’intervento di psicologi e infermieri di comunità anche per il contrasto alle malattie neurodegenerative, ginnastica dolce nei periodi estivi e l’attivazione di un taxi sociale per il servizio di accompagnamento e trasporto a visite mediche e terapie.
“Il filo rosso che lega tutte le attività è costituito da una visione del futuro di Volturara – ha commentato Zibisco - impegnato nella lotta quotidiana con tutti i mezzi disponibili contro lo spopolamento e la marginalizzazione. Il mio impegno è massimo, perché una politica che non migliora la vita delle persone è una politica inutile. E noi abbiamo già presentato e realizzato progetti nell’ambito dell’acqua pubblica, e della viabilità rurale e comunale, come il risanamento idrogeologico del cimitero per 270 mila euro,
la sistemazione di una frana a ridosso del centro urbano per 350 mila, il consolidamento di un’altra in località Amborchia con migliore viabilità per 380 mila. Altri 400 mila euro sono stati spesi per il recupero degli impianti sportivi e del villaggio Primavera dove sono disponibili anche 40 posti letto, oppure il recupero di un’area abbandonata nel centro storico da destinare a giardino pubblico con 108 mila euro,
assieme a un’area naturalistica per altri 100 mila, ma non sono mancate le strade e i marciapiedi del borgo per 125 mila euro, e altri 92 mila sono stati impiegati per recuperare la fontana monumentale e realizzare due rampe per disabili, una per la casa comunale e il dispensario farmaceutico e l’altra per l’accesso alla cattedrale romanica. E poi ci sono 193 mila euro, tutti del Pnrr, per i servizi comunali digitali.
Zone Transition
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Per l’energia, infine, 317 mila euro sono stati stanziati per l’efficientamento di impianti e strutture pubbliche, anche i fini del doveroso risparmio”.