E’ stato immediato il cambio di passo e stile a Palazzo di città dopo l’arrivo del commissario straordinario e prefetto Vincenzo Cardellicchio. Non solo l’ente comunale adesso appare più aperto alla comunità e comunica quotidianamente le proprie azioni ma si smuove, finalmente, anche qualcosa rispetto al contrastatissimo rapporto coi sindacati dei dipendenti. Come raccontato da l’Attacco, inutilmente, sin dallo scorso autunno, le varie sigle che assistono la tecnostruttura chiedevano un incontro urgente ai commissari e alla segretaria generale Maria Giuseppina D’Ambrosio. Tra le varie questioni di cui si perorava la discussione c’erano le controverse mosse dell’ente di corso Garibaldi sulle posizioni organizzative e sulle progressioni verticali e orizzontali.
Adesso è arrivata da parte di D’Ambrosio, dopo parecchi mesi di vana attesa, la convocazione di un incontro, fissato per oggi a mezzogiorno presso la sala consiliare, per affrontare il tema della delibera con cui la commissione straordinaria Magno-Giangrande-Grandolfo lo scorso 7 marzo ha introdotto, coi poteri della giunta, parziali modifiche e integrazioni al regolamento per l’istituzione dell’area delle posizioni organizzative e il conferimento dei relativi incarichi. Il regolamento era stato approvato dai commissari il 19 maggio 2022. Sono stati convocati: i sindacati CGIL FP, FPS CISL, UIL FPL e CSA Regioni e autonomie locali; le RSU Beneventi, Cavarella, Di Bitonto, Di Paola, Fredella, Lallone, Laratro, Longo, Mucciarone, Montrano, Padalino, Santella, Scarabino e Spadavecchio; infine i componenti della parte pubblica, ovvero i dirigenti Carlo Dicesare e Giuseppe Marchitelli.
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Il caso delle modifiche al regolamento era stato trattato da l’Attacco una settimana fa. Nella delibera commissariale si spiega che “esistono 9 posizioni organizzative non assegnate” all’esito della procedura di selezione dello scorso dicembre per il conferimento dei restanti 30 incarichi e che “al fine di poter conferire le posizioni organizzative non ancora assegnate e, pertanto, soddisfare la proposta formulata dalla commissione straordinaria, si rende necessario, l'attivazione di una procedura straordinaria”.
In particolare, quello che ha da subito suscitato perplessità è “la decisione di D’Ambrosio di cambiare il regolamento per l’ennesima volta” e di eliminare la previsione degli anni di appartenenza alla categoria D. Questo sta scatenando insinuazioni e sospetti su quali dipendenti risultino in tal modo beneficiati dalla novità: “Il nuovo regolamento aiuta coloro che da meno di due mesi sono vincitori delle progressioni verticali, che sono peraltro oggetto di ricorso al TAR da parte di molti esclusi”.
“Sono ormai 6 mesi che noi sindacati chiediamo con urgenza un incontro, senza avere alcuna risposta”, commentavano a l’Attacco fonti di Confail. “Il regolamento delle posizioni organizzative era stato approvato dalle RSU, non è possibile modificarlo. Intendiamo rivolgerci anche al prefetto visto il totale silenzio da parte del Comune, un comportamento antisindacale. Nell’incontro che si tenne 5-6 mesi fa sul regolamento si voleva in origine inserire il riferimento alla necessità di aver svolto 5 anni nella categoria D per prendere la posizione organizzativa. La contrarietà di un sindacato però alla previsione di un solo anno, ma adesso con l’ultima modifica regolamentare è stato azzerato tale lasso di tempo. Ciò significa che chi è entrato nell’organico comunale da un anno ha già ottenuto la posizione organizzativa”, era il riferimento a tre colleghi che erano risultati idonei in procedure concorsuali svolti da altri enti comunali, graduatorie cui ha attinto il commissariato Comune di Foggia. Il 22 marzo è attesa l'udienza al TAR Puglia per il ricorso di due dipendenti per le progressioni verticali, spiegano le fonti sindacali. Ma non è tutto.
Lo scorso 5 marzo le RSU hanno inviato a D’Ambrosio e Marchitelli una richiesta urgente di incontro monotematico sulle progressioni orizzontali “che non vengono attribuite al personale dipendente dell’ente dal lontano 2009, nonostante le disponibilità economiche e considerando che tutto il personale risulta possedere i requisiti per il conseguimento della progressione nella categoria di appartenenza”.
“Nello specifico”, hanno scritto le RSU comunali, “si chiede di applicare il CFL 170 Aran al personale dipendente che non ha ricevuto la valutazione per l’annualità 2021, così come già applicato nel bando delle progressioni verticali 2022. Si vuole, inoltre, ribadire la necessità di provvedere con la massima urgenza alla liquidazione dei premi correlati alla performance individuale delle annualità 2020 e 2021”.
Da ultimo è arrivata una nuova nota sindacale a Marchitelli, alla dirigente dell’Avvocatura Angela Paradiso, a D’Ambrosio e per conoscenza al neo commissario Cardellicchio. A scrivere è Valeriano Di Bitonto, come segretario provinciale del sindacato FLP SUNAS DICCAP, che rivolge l’invito di sospendere in autotutela la procedura relativa all’avviso interno di selezione progressioni economiche orizzontali anno 2022.
Zone Transition
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“Attesa la pendenza del giudizio contro questo Comune davanti al TAR Puglia – Bari, con l’ente costituitosi il 10 marzo per resistere, con il patrocinio dell’avvocata Paradiso, considerata la attinenza delle censure ed eccezioni con esso sollevate e le possibili quanto prevedibili ricadute di esso sulla procedura selettiva, attesa anche l’avanzata istanza cautelare e il conseguente danno erariale cui si esporrebbe l’ente in caso di travolgimento della procedura selettiva all’esito del giudizio, vista l’identità sostanziale delle cause di illegittimità che inficiano questa e quella procedura e la tanto probabile quanto ipotizzabile estensione del contenzioso in caso di sua prosecuzione, rilevata altresì la natura ingiustificatamente sperequativa oltre che illegittima dell’avviso e di ogni altro atto ad esso connesso”, scrive Di Bitonto, “si invita e al contempo diffida l’ente ad astenersi dal proseguire nella procedura selettiva e dunque a sospendere con effetto immediato ogni atto e attività ad esso connessa”.